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Parlamento Ue chiede di dare più armi all’Ucraina fino alla vittoria della guerra, il M5s vota contro

Il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione per chiedere che nel sostegno militare all’Ucraina non ci siano “restrizioni autoimposte”, che la produzione bellica aumenti e la fornitura di armi continui fino alla vittoria di Kiev. Tra i partiti italiani, ha votato contro solo il Movimento 5 stelle.
A cura di Luca Pons
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L'Unione europea deve sostenere l'Ucraina con tutto ciò che è necessario per vincere la guerra contro la Russia. Questo è il senso della risoluzione approvata oggi dal Parlamento europeo a larghissima maggioranza: 451 voti a favore, 46 contrari e 49 astenuti. Una risoluzione non è un testo vincolante, ma esprime la presa di posizione dei deputati europei. Tra gli italiani è arrivato il voto favorevole di tutto il centrodestra – inclusa la Lega, dove c'è stato anche un astenuto – e della maggior parte dell'opposizione, mentre il Movimento 5 stelle si è schierato contro, definendo la risoluzione "bellicista".

Nel testo si ribadisce che l'obiettivo è la vittoria dell'Ucraina, e per questo non ci dovrebbe essere "nessuna restrizione autoimposta all'assistenza militare all'Ucraina" da parte dell'Unione europea. Nessun limite, quindi, nella fornitura di armi convenzionali a Kiev fin quando il conflitto sarà aperto e il governo ucraino non avrà ripreso il controllo del suo territorio.

La risoluzione sottolinea anche che oggi ci sono forti differenze tra gli Stati che danno più sostegno militare e quelli che ne forniscono di meno nell'Ue, e chiede che la situazione cambi: servono più investimenti nell'industria bellica europea, un aumento della produzione di missili e proiettili, e tutti i Paesi dovrebbero spendere almeno lo 0,25% del loro Pil nelle forniture militari all'Ucraina.

Il testo si concentra molto sulla necessità di potenziare l'appoggio bellico a Kiev, oltre che sulle sanzioni alla Russia (bisognerebbe, dicono i deputati, confiscare i beni statali russi che sono già stati congelati dall'Unione europea e usarli per risarcire le vittime della guerra e contribuire alla ricostruzione dell'Ucraina). Un aspetto che manca è quello delle trattative di pace. Questo è il motivo per cui, tra gli italiani, l'unico partito che si è espresso decisamente contro è stato il Movimento 5 stelle.

Confermando di avere una linea diversa da quella del Partito democratico, gli eurodeputati del M5s avevano annunciato il loro voto contrario già prima della sessione: "Nel testo manca un invito all'apertura dei negoziati di pace e, per mettere fine al conflitto, l'unica opzione offerta resta quella bellicista", avevano commentato con una nota. Tanto più che alcuni passaggi "rappresentano un invito alla corsa al riarmo e all'escalation della guerra". Da due anni, avevano concluso, "forniamo in modo diretto e indiretto armi e munizioni agli ucraini e questo non ha portato i risultati sperati, anzi. L'attuale conflitto rischia di allargarsi se le tensioni nell'area non diminuiranno e se non si avvia un difficile ma obbligato dialogo fra tutte le parti coinvolte".

Nel gruppo di estrema destra Identità e democrazia, la Lega è stata tra i pochi a votare a favore della risoluzione, anche se il leghista Danilo Oscar Lancini si è astenuto. Favorevoli Fratelli d'Italia e Forza Italia, così come gli esponenti di Italia viva e Azione. A supporto della mozione ha votato anche il Partito democratico, con la vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno che ha ribadito: "Contro il regime di Putin, il suo neo-imperialismo e le atrocità russe, l'Ue deve continuare ad aiutare il popolo ucraino, fornirgli gli aiuti necessari per giungere a una pace giusta e equa. È solo questa l'unica strada possibile".

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