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Vaccini, Parlamento Ue dice sì a sospensione temporanea dei brevetti

Al Parlamento europeo è stata approvata una risoluzione, con 355 sì, 263 contrari e 71 astensioni, con la quale si chiede una deroga temporanea all’accordo ‘Trips’ dell’Organizzazione mondiale del Commercio, al fine di migliorare l’accesso globale ai farmaci contro il Covid a costi accessibili e di affrontare i vincoli della produzione mondiale e le carenze nell’approvvigionamento. Sì anche a un emendamento dei Verdi sulla sospensione temporanea dei brevetti dei vaccini.
A cura di Annalisa Cangemi
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AGGIORNAMENTO:

Al Parlamento europeo è stato approvato un emendamento sulla sospensione temporanea dei brevetti dei vaccini. Si tratta di un segnale politico importante: l'emendamento, presentato dai Verdi, chiede una revoca temporanea dei diritti di proprietà intellettuale per i vaccini contro il Covid-19. Il testo – che fa parte di una risoluzione che è stata messa ai voti ieri sera e che è stata poi approvata oggi con con 355 sì, 263 contrari e 71 astensioni – è passato grazie a un solo voto di differenza: 325 favorevoli e 324 contrari. Gli astenuti sono stati 45: tra questi tutto il gruppo della Lega. Tra i no l'eurodeputato Zullo (Ex M5s passato nel gruppo Renew Europe), Nicola Danti (Italia viva), ma anche Forza Italia e Fratelli d'Italia. Ha votato a favore tutto il gruppo del M5s, e Sandro Gozi (Italia viva).

Con la risoluzione adottata oggi il Parlamento chiede una deroga temporanea all'accordo ‘Trips' dell'Organizzazione mondiale del Commercio, al fine di migliorare l'accesso globale a medicinali contro il Covid a costi abbordabili e di affrontare i vincoli della produzione mondiale e le carenze nell'approvvigionamento.

Tiziana Beghin, capodelegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo, commenta così in una nota: "È proprio il caso di dire Davide batte Golia. Con coraggio il Parlamento europeo si è schierato dalla parte dei più deboli, i Paesi più poveri che chiedono più vaccini anti-Covid e a prezzi accessibili. Con appena 1 voto di scarto è stato approvato un emendamento che chiede di sospendere temporaneamente i brevetti dei vaccini. Chi pensava di schierare l'Unione europea dalla parte delle multinazionali del farmaco si sbagliava. Chi pensava di calpestare l'interesse pubblico per ingrossare i profitti di Big Pharma ha perso".

"Vincono invece – prosegue – tutti quelli che credono che il vaccino sia un bene pubblico, i cui benefici devono essere distribuiti senza distinzioni fra tutti i cittadini del mondo. La Commissione europea, che aveva scelto un'altra linea, viene sconfessata. Già nei giorni scorsi avevamo chiesto di aspettare il verdetto del Parlamento europeo prima di determinare la propria posizione negoziale in sede Wto. Auspichiamo dunque, alla luce di questo voto storico, che la Commissione europea cambi immediatamente linea e sposi in toto la proposta americana di sospensione temporanea dei brevetti dei vaccini ma anche delle attrezzature tecniche per realizzarli e il know how".

"Su questo il Movimento 5 Stelle ha combattuto una battaglia per la giustizia sociale in ogni sede istituzionale italiana ed europea: già il 1 marzo avevamo presentato una interrogazione orale cercando un confronto con la Commissione europea. Abbiamo perso tempo prezioso. In attesa della conferma con il voto finale alla risoluzione possiamo dire che il Parlamento europeo manda un messaggio politico chiave. Sarebbe un pessimo segnale se la volontà dei rappresentanti dei cittadini non venisse ascoltata".

Soddisfatta la delegazione italiana dei Greens/EFA, composta da Ignazio Corrao, Piernicola Pedicini, Rosa D'Amato, Eleonora Evi, tutti ex M5s: "Grazie ad un emendamento del nostro gruppo (Greens/EFA) oggi il Parlamento europeo si è spaccato in due ed è stato approvato un emendamento sulla sospensione temporanea dei brevetti dei vaccini che consentirà che i vaccini siano considerati un bene pubblico, che venga garantita trasparenza nei contratti firmati dalla Commissione europea con le aziende farmaceutiche sui dati relativi ai costi di produzione e ai contributi pubblici e sia garantita trasparenza degli studi scientifici per verificare l’efficacia e la sicurezza dei vaccini e dei farmaci anti Covid".

"Il voto di oggi è un segnale politico forte, in vista del voto finale della risoluzione finale. Il nostro emendamento, passato grazie a un solo voto (325 favorevoli e 324 contrari), chiede una revoca temporanea dei diritti di proprietà intellettuale per i vaccini contro il Covid-19", hanno concluso.

La replica della Commissione Ue

"Prendiamo nota della risoluzione del Parlamento europeo" sulla revoca dei brevetti dei vaccini "e la stiamo analizzando. Come detto varie volte, siamo aperti a discutere qualsiasi opzione che possa estendere la produzione di vaccini. Non siamo convinti che la revoca sia la risposta immediata migliore", ha detto oggi una portavoce della Commissione europea, che ricorda la linea della ‘terza via' – con il meccanismo del ‘compulsory licensing' – e spiega: "La settimana scorsa abbiamo presentato due proposte al Wto con cui offriamo diverse opzioni".

Ieri la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha ribadito che la proprietà intellettuale deve essere "protetta". La presidente della Commissione europea, intervenendo al Parlamento europeo, ha sottolineato che Bruxelles "è pronta a discutere" la proposta del presidente Usa Biden – anche la richiesta ufficiale dell’Italia, in linea con Francia e Spagna, è quella di sospendere i brevetti, ma solo temporaneamente – ma ha precisato che al Wto "servono delle regole chiare". Von der Leyen ha ricordato che la Commissione ha formalizzato le sue proposte al Wto: "Le licenze volontarie sono un modo per facilitare la produzione, ma in una emergenza globale come questa se le licenze volontarie non funzionano allora anche un modello obbligatorio può essere uno strumento legittimo".

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