Parlamento circondariale: 1 inquilino su 10 ha problemi con la giustizia
Questione morale. Dei 951 parlamentari italiani quelli che hanno (o hanno avuto) problemi con la giustizia sono ben 83. Facendo due rapidi calcoli, possiamo dire che si tratta di una percentuale vicina al 9%, per intenderci quasi 1 parlamentare su 10. I dati sono stati ricavati incrociando i dati di Camera e Senato con un'inchiesta del quotidiano La Repubblica, che ha creato un vero e proprio database di deputati e senatori indagati, imputati o, peggio ancora, condannati. Cerchiamo di estrapolare dai dati alcune informazioni interessanti.
PRIMATO DEL PDL- Degli 83 parlamentari interessati dall'inchiesta ben 50 fanno parte del Popolo della Libertà. Se si pensa che, tra deputati (227) e senatori (128), il partito di Berlusconi conta 355 parlamentari, si scopre che in casa Pdl ha problemi con la giustizia 1 parlamentare 7. Staccatissimo il Partito Democratico che si piazza al secondo posto della classifica con 10 parlamentari "sotto accusa". La percentuale di parlamentari del Pd che ha problemi con la giustizia ammonta invece a 1 ogni 31 parlamentari. Sul podio a pari merito con 6 parlamentari "sotto accusa" la Lega Nord (1 ogni 14 parlamentari) e il Gruppo misto. Seguono l'Udc con 5, i Responsabili con 4, l'Api e l'Italia dei Valori con 1.
I REATI CONTESTATI- I reati contestati agli 83 parlamentari sono i più disparati. Eccone qualcuno preso a caso dall'enorme bacino a disposizione: danno erariale alla Corte dei Conti, finanziamento illecito, turbativa d'asta, corruzione, truffa, concorso esterno in associazione mafiosa, tentata estorsione, favoreggiamento, tafferugli, propaganda di idee razziste, resistenza a pubblico ufficiale, cessione di marijuana, abuso d'ufficio, millantato credito, diffamazione, violazione della legge che che tutela il lavoro minorile, ricettazione fallimentare, bancarotta fraudolenta, reati bancari, banda armata, riciclaggio, abusivismo edilizio.
TRA GLI 83 ANCHE LEADER DI PARTITO- Tra i parlamentari che hanno problemi con la giustizia ci sono anche alcuni leader di partito. Il più celebre- inutile dirlo- è Silvo Berlusconi (Pdl). Ecco il suo curriculm: attualmente sotto processo per frode fiscale (processo Mediaset), corruzione in atti giudiziari (Mills), frode fiscale e appropriazione indebita (Mediatrade), prostituzione minorile e concussione aggravata (processo Ruby), diffamazione aggravata dall’uso del mezzo televisivo, abuso d’ufficio (Trani). Altri reati prescritti o estinti per amnistia. Nella lista speciale anche Francesco Rutelli, leader dell'Api, condannato per danno erariale dalla Corte dei Conti e il numero uno del Carroccio Umberto Bossi, condannato per finanziamento illecito.
MINISTRI- E nella speciale lista non potevano certo mancare i Ministri della Repubblica. Sui 23 Ministri che compongono il Cdm quelli che hanno (o hanno avuto) problemi con la giustizia sono 6, in pratica più di 1 Ministro su 4. Ecco i loro nomi e il loro curriculum (nella lista non abbiamo inserito Aldo Brancher, dimessosi lo scorso 5 luglio 2010):
- Raffaele Fitto (Pdl): rinviato a giudizio per corruzione, abuso d’ufficio, peculato, finanziamento illecito ai partiti;
- Altero Matteoli (Pdl): indagato per favoreggiamento.
- Umberto Bossi (Lega Nord): condannato per finanziamento illecito;
- Roberto Calderoli (Lega Nord): prescrizione per tafferugli;
- Roberto Maroni (Lega Nord): condannato per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale (pena commutata in multa);
- Francesco Romano Saverio (I Responsabili): richiesta di rinvio a giudizio per concorso esterno in associazione mafiosa;
ALTRI NOMI FAMOSI- Non sono leader di partito, non sono Ministri, ma rappresentano comunque personaggi di spicco della vita politica nazionale. Ecco un piccolo elenco di "illustri" parlamentari che hanno o hanno avuto grane con la giustizia:
- Denis Verdini (Pdl): indagato per emissione fatture false e mendacio bancaria;
- Aldo Brancher (Pdl): condannato in appello a due anni per appropriazione indebita e ricettazione;
- Giuseppe Ciarrapico (Pdl): quattro condanne in via definitiva per violazione della legge che tutela il lavoro minorile, ricettazione fallimentare, finanziamento illecito ai partiti, bancarotta fraudolenta;
- Nicola Cosentino (Pdl): rinviato a giudizio per concorso esterno in associazione camorristica;
- Marcello Dell'Utri (Pdl): condannato in appello per concorso esterno in associazione mafiosa;
- Luca Barbareschi (Misto): indagato per abusivismo edilizio;
- Roberto Castelli (Lega Nord): condannato per danno erariale dalla Corte dei Conti;