Parlamentarie M5S, è caos: gli attivisti chiedono l’annullamento delle votazioni e partono le denunce
Non si arresta la rivolta della base grillina scaturita dalle numerose anomalie riscontrate nella gestione delle parlamentarie del Movimento 5 Stelle. Tra candidati esclusi in maniera arbitraria senza alcuna comunicazione preventiva e candidati che si sono ritrovati iscritti alle parlamentarie senza aver mai sottoposto alcuna autocandidatura all'associazione, sono moltissimi sono gli attivisti e militanti grillini di lungo corso che in queste ore stanno protestando a gran voce sui social e chiedendo spiegazioni a Luigi Di Maio e Davide Casaleggio. Su Twitter al momento sono centinaia le denunce a mezzo social postate dagli utenti nel flusso dell'hashtag #annullatetutto e stando a indiscrezioni diffuse da alcuni ex attivisti e collaboratori della Casaleggio Associati, numerose anomalie sarebbero state riscontrate anche da attuali parlamentari grillini uscenti.
Marco Canestrari, ex collaboratore di Gianroberto Casaleggio e autore insieme a Nicola Biondo del libro inchiesta "Supernova — Com’è stato ucciso il MoVimento 5 Stelle", ha diffuso un audio messaggio che circola in queste ore nelle chat del MoVimento 5 Stelle nel quale un parlamentare commenta il sistema di voto di Rousseau e ne rileva le incongruenze e anomalie: “Enrico ciao, scusami sta succedendo un manicomio. Il sistema è andato in tilt, mancano troppi candidati all’appello, addirittura manca anche un candidato senatore uscente. Il sistema non sta funzionando. L’ordine è di non votare per adesso e di aspettare la giornata di domani sperando che il sistema si aggiusti da solo; altrimenti saranno rinviate queste parlamentarie. E’ una malacumpassa allucinante e io sono… comincio ad essere stanco di tutti questi problemi creati dallo Staff per incompetenze ormai palesi a tutti. Ti prego di girare questa richiesta di sospensione del voto anche alle persone che tu hai contattato per i clic".
Ma nel flusso Twitter di #annullatetutto si trovano le denunce più disparate, denunce che in alcuni casi si sono tramutate in querele vere e proprie presentate all'autorità giudiziaria: è il caso di Sonia Corrado, attivista del Movimento 5 Stelle napoletano che si è ritrovata iscritta alle parlamentarie a sua insaputa e, avvertita da alcuni amici, ha prontamente denunciato il fatto ai carabinieri, ravvisando un probabile trattamento illecito dei propri dati personali da parte di ignoti. I messaggi di protesta e contestazione e le richieste di annullamento delle parlamentarie si stanno moltiplicando ogni ora di più e sono davvero centinaia gli attivisti e i militanti del Movimento 5 Stelle che stanno chiedendo conto delle anomali ai parlamentari pentastellati. Al momento dalla Casaleggio tutto tace e alcuna spiegazione ufficiale è stata diffusa.