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Boccia a In Onda: “Sangiuliano ricattato e io so tutto, ma sul nostro rapporto non dice la verità”

Maria Rosaria Boccia, ospite a In Onda su La7, ha commentato le dimissioni del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano: “Meritava quel posto, è una persona molto competente, secondo me anche una brava persona. Non se lo meritava, ma dica la verità”.
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Maria Rosaria Boccia, ospite a In Onda su La7, ha commentato le dimissioni del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano: "Meritava quel posto, è una persona molto competente, secondo me anche una brava persona. Non se lo meritava". E ancora: "Si è trovato in una situazione che non ha saputo gestire e mi dispiace tantissimo perché lui meritava quella carica". L'intervista è stata realizzata dai conduttori della trasmissione, Luca Telese e Marianna Aprile.

L'intervista di Maria Rosaria Boccia

Maria Rosaria Boccia commenta così le dimissioni del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano dopo il clamore che hanno causato le sue dichiarazioni: "Forse oggi, dopo tutta la tempesta mediatica che abbiamo vissuto, era necessario, però poteva non farlo dicendo la verità". Maria Teresa Boccia non vuole le scuse dal Ministro ma dall'uomo:

Voglio le scuse dall'uomo, per me e per la mia famiglia. Il ministro poi dovrà scusarsi con il governo e con il popolo italiano. Mi ci ha messo lui in pubblica piazza: io non ero né un personaggio politico, né un personaggio dello spettacolo, fino a 10 giorni fa nessuno mi conosceva e la mia vita era fantastica.

Maria Rosaria Boccia legge il titolo di Libero di oggi e Telese suggerisce: "I giornali della destra affermano che lei è una spia". 

Se il ministro avesse detto la verità dal primo momento non starei qui. Io ho solo rettificato le bugie del ministro e continuo a farlo. Non sono una spia. Non spiavo il ministro. Io lavoravo con il ministro.

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"Ci siamo sentiti fino all'altro ieri"

Maria Rosaria Boccia avrebbe parlato con Gennaro Sangiuliano fino all'altro ieri, vale a dire nel giorno della sua intervista col Tg1.

Mi sono sentita messa all'angolo. Sotto casa avevo giornalisti, reporter. Semplicemente mi sono chiusa in casa e ho risposto solo ed esclusivamente quando ha parlato il ministro. Ho rispettato l'uomo e le istituzioni. Sono sempre stata sola a casa e il ministro lo sa, perché in questi giorni ci siamo sentiti. Io l'ho sentito fino a l'altro ieri sera, dopo l'incontro col Tg1.

Cosa le ha chiesto il Ministro? "Mi ha chiesto come stavo e poi ci ha tenuto a precisare che non aveva un periodo sereno. Non mi ha avvisata dell'intervista al Tg1 e non ha dato neanche la possibilità di avvisare la mia famiglia". 

Come si sono conosciuti Maria Rosaria Boccia e Gennaro Sangiuliano

Dall'altro ieri, tutti mi conoscono pur di avere un attimo di notorietà sui giornali. Prima, nessuno diceva di conoscermi. Lui usciva da un teatro a Napoli per una convention elettorale, io stavo percorrendo la stessa strada per andare a cena. Ci siamo fermati, ci siamo sentiti per questioni elettorali a Pompei. Da lì siamo andati avanti.

"Ho votato Giorgia Meloni"

Ho sempre collaborato con il centrodestra e convintamente ho votato Giorgia Meloni e il Ministro lo sa benissimo. Non ce l'ho con lei. Non conosco la regia del Ministro Sangiuliano. Sono convinto che non sia lui a organizzare questi suoi interventi. È diretto sicuramente da una squadra, che può essere l'ufficio del Gabinetto, il Governo. Un'organizzazione che però fa acqua da tutte le parti. Ci sono tante situazioni che poi sembrano essere state scoperte essere false ma a me nessuno ha chiesto ancora scusa.

Ci sarebbero state altre donne vicine al Ministro Gennaro Sangiuliano. Lo fa intendere Maria Rosaria Boccia: "In tutto questo tempo tantissime donne come me si sono ritrovate in una situazione come la mia. Io non parlo di niente. Non voglio essere buttata per coprire altre cose. Voglio che dica su di me la verità".

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La questione della nomina

Il Ministro Gennaro Sangiuliano avrebbe lasciato ascoltare una conversazione tra lui e la moglie per farle capire che la sua nomina sarebbe dovuta essere strappata. Una condotta privata poco edificante e questo è quello che avrebbe scatenato l'effetto domino di questa crisi politica. Ecco il racconto della Boccia:

L'audio l'ho potuto ascoltare perché il Ministro in una conversazione a casa sua con la moglie mi ha chiamata, ha lasciato il telefono aperto all'insaputa della moglie e io ho ascoltato il discorso. L'ho ascoltato il discorso e il contenuto di quella telefonata così importante è stato rilevante e me lo ricordo. Cosa conteneva quella conversazione? La moglie chiedeva di strappare la nomina. Quindi, vorrei capire, la nomina è stata strappata per il capriccio di una donna? Perché non avevo competenze? Per quale motivo?

Che cos'ha in mano Maria Rosaria Boccia su Gennaro Sangiuliano

Maria Rosaria Boccia sulle pubblicazioni sui social spiega: "Non ho mai pubblicato nulla di non autorizzato. Io sui miei profili social, tutto quello che pubblico, è sempre autorizzato dalla persona che è in foto e in video con me. C'erano anche i like del ministro sotto alcune foto. C'è un caso dove io, poiché era molto tardi non gli ho chiesto autorizzazione e non ho pubblicato foto con lui di un evento privato a Roma e non ho pubblicato la foto. Lui mi ha chiesto perché non l'ho fatto". E sulle registrazioni:

Non ho mai registrato il Ministro. Non ho registrato nulla. È uscito quel video nel quale registravo l'interno del Parlamento, li ho comprati a Roma, li ho indossati e ci ho giocato.

Conflitto di interessi? Sulla possibilità di un annullamento della nomina per un conflitto d'interessi, la Boccia replica che sul sito del Ministero, ci sono tutti i collaboratori del ministero che hanno conflitti di interessi ben più importanti.

Beatrice Venezi. È consigliera per la musica ed è ben retribuita, non come me. Venti-trentamila euro. C'è tutto pubblicato. Lei è direttrice di un teatro, fa concerti privati retribuiti. Il 19 si esibirà per il G7 e il Ministero le riconosce un cachet. Poi il conflitto d'interessi c'è con me?

"Sangiuliano e la moglie erano già lontani"

A questo punto, Maria Rosaria Boccia dice altre due cose importanti. La prima: il rapporto con sua moglie Federica Corsini era già ai minimi termini. La seconda: il Ministro è costretto a fare delle cose per forza.

Lui mi ha sempre chiesto di pubblicare le foto, non sono stata io. Lui racconta, a tutti e non solo a me, di non avere un reale rapporto con la moglie. Loro si sono allontanati da tantissimi anni, dice. Ma sono cose loro personali. C'è capitato di raccontarlo perché andiamo a degli eventi, andiamo a delle situazioni dove si è un po' più rilassati e ognuno può raccontare storie personali. Non sarebbe stato un tradimento. Se vediamo le foto, ricostruiamo i viaggi fatti insieme, io non ho mai conosciuto la signora. A Venezia lui e la moglie sul red carpet? Su questo non ho parole. Io comunque avrei esposto la persona più importante della mia vita a questa umiliazione. Sincero quando piangeva? Secondo me, no. Chiedere perdono alla donna più importante della sua vita? Poteva non mortificarla. Potevi non farmi ascoltare la telefonata.

"Al Ministero c'è una talpa"

Secondo Maria Rosaria Boccia, ci sarebbe una talpa all'interno del Ministero della Cultura. Perché subito dopo la conferma della nomina, la notizia è stata pubblicata da Dagospia: "Sono convinta che al Ministero c'è una talpa. Perché dopo poche ore che mi è stata confermata la nomina, è arrivata una notizia a Dagospia". 

Il Ministro, nel racconto di Maria Rosaria Boccia, avrebbe poi ricevuto una mail da parte di alcuni direttori di testate in possesso di foto di entrambi: "Ci sono delle foto, ma non le pubblico". Suggerisce quindi una forma di ricatto nei confronti del Ministro. Come finisce questa storia:

Nel momento in cui lui smetterebbe di parlare di me, io smetto di parlare di lui. Le scuse sono doverose, visto che ci conoscono anche al di fuori della nostra nazione. Scuse per me e per la mia famiglia. O racconta la verità oppure sarò costretta io a raccontarla, ma cadrebbero nel racconto tante altre donne.

"Lollobrigida? Non lo conosco"

Il ministro Lollobrigida? Non lo conosco neanche. Non abbiamo entrambi i numeri di telefono e non ci siamo mai incontrati. Fa sorridere tutta questa descrizione, tutto questo romanzo. Stiamo andando oltre. Querelare qualcuno? Al momento, non ho intenzione di querelare nessuno. Io non ho paura di niente, neanche di un eventuale esposto. Se tutta la storia finisce e velocemente riprendiamo le nostre vite, allora lascio stare. Se sono costretta, sì. Altre nomine o altri incarichi? Avrei accettato la nomina di Sangiuliano a titolo gratuito, ma un incarico retribuito non lo avrei accettato. Richiede tempo e impegno.

Si chiude con un suo appello al ministro: "Sii sincero". 

Gli uomini hanno sempre tanta difficoltà a relazionarsi con le donne e a dire la verità. Le donne, tendenzialmente, sono più sincere.

"Non gli ho mai chiesto un lavoro"

Su presunte attività di lobbing o sul fatto che Sangiuliano avrebbe cercato per lei un lavoro, Maria Rosaria Boccia risponde:

Lavoro? Non si è mai adoperato né io l'ho mai richiesto. Non avrei accettato, non ho bisogno di un lavoro. Avrei accettato la carica di consigliera a titolo gratuito perché era una carica prestigiosa. Non posso spostarmi da dove sono, non avrei accettato un lavoro. La visibilità? Non l'ho mai cercata e non mi mancherà. Ho usato gli stessi mezzi del ministro. La stampa, ovvero i miei social, e oggi in video per poter rispondere a quello che lui ha detto. La mia agenda la sta dettando lui.

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