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Parla il padre del simbolo “tarocco” del MoVimento 5 Stelle: “E’ mio, l’ho registrato nel 2007”

Chi è che ha depositato il simbolo “tarocco” del Movimento 5 Stelle che ha fatto infuriare Beppe Grillo? Si chiama Andrea Massimiliano Foti e ha dichiarato che quello da lui depositato non è un simbolo clonato, ma creato e registrato già nel 2007.
A cura di Biagio Chiariello
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grillo e foti

Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo e Movimento a  5 Stelle della lista civica di un giovane originario di Catania. In tutto fanno 10 e c'è qualcosa che non va, come sottolineato in mattinata dallo stesso comico genovese che in un post sul suo blog minaccia di abbandonare la contesa elettorale qualora il simbolo "taroccato" non venga ritirato. «Questa é l'Italia che non c'é più, che non ci appartiene, che va cambiata dalle fondamenta» ha scritto Grillo. Ma a ben vedere, il leader del più famoso Movimento 5 Stelle può stare tranquillo, dal momento che la legge elettorale, all'articolo 14, stabilisce il divieto di presentare contrassegni «identici o confondibili» con quelli usati tradizionalmente da altri partiti». E poi c'è da fare un'altra più importante precisazione. In effetti, è giusto mettere le virgolette alla parola "taroccato", dal momento che il  simbolo del M5s depositato ieri prima di quello di Beppe Grillo non è un clone, essendo stato creato e registrato nel 2007. Almeno secondo quanto afferma il "padre" del movimento, Andrea Massimiliano Foti (nella foto con Grillo), 36 anni, catanese, ma residente da tempo in provincia di Bergamo, e sopratutto ex grillino. «In rete è stato detto di tutto contro di me – afferma Foti in un'intervista pubblicata dal sito Lasiciliaweb.it – ma Beppe sa bene chi sono e questo tentativo di gettare discredito sulla mia attività politica, iniziata con i meetup nel 2005, è vergognoso».

Foti chiarisce di aver «depositato al Viminale anche lo statuto e l'atto costitutivo del nostro movimento che ho fondato, insieme ad altri amici, nel 2007, con atti registrati all'Agenzia delle entrate». E spiega il suo percorso grillino cominciato nel 2005 con «le partecipare alle riunione meetup e la partecipazione alle elezioni, già allora, mi sembrava uno sbocco naturale – sostiene Foti – ma Beppe non voleva sentirne». Così, la decisione di correre da solo: «Nel 2007 insieme ad altri amici dei meetup, decidemmo di dar vita al Movimento 5 stelle con tanto di statuto, atto costitutivo, programma, e simbolo molto simile a quello successivamente adottato da Grillo». Foti ora si dice vittima delle accuse degli ex colleghi. Non ci sta ad essere additato addirittura come un mafioso, «solo perché sono nato a Catania, sarei un mafioso? Questa associazione con la mafia è offensiva per tutti i siciliani»

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