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Caso Boccia-Sangiuliano

Boccia: “Registro tutto perché lui disse che nessuno mi avrebbe creduta. Con auto blu anche a concerto Coldplay”

Maria Rosaria Boccia, la donna al centro delle attenzioni politiche negli ultimi giorni a causa della sua presunta relazione con il ministro Sangiuliano e il suo ruolo ambiguo all’interno del ministero stesso, ha dato la sua versione dei fatti attaccando sia il ministro che la presidente del Consiglio Meloni. Dalle spese per i viaggi del ministero alle informazioni sul G7, Boccia ha rivendicato di poter dimostrare tutto quello che afferma.
A cura di Luca Pons
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Maria Rosaria Boccia, abbandonati i post sui social, si dedica alle interviste e fa maggiore chiarezza – lasciando comunque dei passaggi ‘criptici' – sul caso che ha agitato la politica nazionale nell'ultima settimana: la sua presunta relazione con il ministro della Cultura Sangiuliano, ma soprattutto la sua presenza durante le attività del ministero (come "consulente Grandi eventi", pur senza avere ufficialmente la nomina), i suoi viaggi "pagati dal ministero" e altro ancora.

Boccia, che si definisce una "imprenditrice da vent'anni nel settore del wedding" e vanta di essere stata "ideatrice di due intergruppi" in Parlamento, ha detto che la conoscenza con il ministro Sangiuliano sarebbe nata ad agosto 2023: Sangiuliano aveva detto che era iniziata a maggio di quest'anno, ma questo sarebbe solo il periodo in cui "ci siamo frequentati lavorativamente molto più spesso".

I viaggi con il ministro e chi li pagava

Parlando alla Stampa, Boccia ha ripercorso alcuni dei viaggi effettuati con Sangiuliano: "Il ministro è venuto più di cinque volte a Pompei. Poi siamo stati ad Ercolano, a Polignano a Mare, a Riva Ligure, a Taormina, a Sanremo e a Milano all’Accademia di Brera". "Io ho sempre saputo che le trasferte venivano pagate dal ministero", ha detto, per quanto Sangiuliano abbia affermato di aver pagato personalmente per lei.

Anche i viaggi sull'auto di tutela del ministro non sarebbero stati solo brevi passaggi, ma "lunghe trasferte. Da Roma, siamo arrivati in macchina fino a Pompei. Quando è venuto ad Ercolano, io avevo proposto di recarmi privatamente agli Scavi ma lui ha insistito per venirmi a prendere". E non solo in missioni del ministero: "Siamo andati a eventi miei personali e privati, dove lui ha voluto presenziare". A documentare questi viaggi ci sarebbero "foto, video e chat con le persone che ci stavano aspettando".

I messaggi scambiati con Sangiuliano e le registrazioni video

La donna non ha chiarito se la relazione con Sangiuliano fosse romantica ("dovrebbe chiarirlo lui"), parlando del contenuto dei messaggi tra i due: "Un conto è dire quello che ha detto il giorno prima ovvero che ci sono delle chat blande, un altro è dire che ci sono delle chat con una persona con cui hai una relazione. Con una persona con la quale ho una relazione non mi scambio solo delle foto innocenti ed emoticon. Semmai posso scambiarmi anche qualche messaggio più piccante".

Messa di fronte al fatto che pubblicare questi messaggi sarebbe reato, ha replicato: "Tutto quello che io faccio semplicemente per divulgare la verità è un reato, mentre tutte le omissioni e le verità distorte che dicono lui e i suoi collaboratori non sono un reato".

Boccia ha detto di aver iniziato a registrare tutto quando, a fine luglio, il Sangiuliano le avrebbe detto: "Io sono il ministro, io sono un uomo, io rappresento l’istituzione e in futuro nessuno crederà a tutto quello che tu dirai". Il video effettuato con gli occhiali in Parlamento, invece, avrebbe una motivazione molto più leggera: "Avevo appena comprato quegli occhiali e volevo provarli. È tutto legale".

Per quanto riguarda altre eventuali registrazioni, la donna non ha parlato del contenuto di possibili foto, video o documenti: "Io ho semplicemente dei documenti per certificare la verità di una donna che diversamente non sarebbe stata creduta".

Che ruolo aveva Boccia nel ministero

Boccia ha confermato appunto che il suo ruolo, che era anche il modo in cui il ministro la presentava agli altri, era di "consigliere Grandi eventi". Ci sarebbero documenti anche per dimostrare che Boccia si relazionava "col ministro, con il capo gabinetto e con alcuni dipendenti" del ministero, dove è stata "forse più di venti volte sempre con il ruolo di consigliera".

Si tratta della nomina che, stando alla ricostruzione del ministro, era pensata per Boccia (a titolo gratuito) ma poi non è stata ultimata per il rischio di creare conflitti di interesse, a causa della relazione privata tra i due. Su questo, la donna è stata chiara: "Il ministro mi ha detto che questi viaggi mi servivano per conoscere la realtà del ministero in attesa che venisse formalizzata la nomina".

Che informazioni ha avuto sul G7

C'è poi la questione dei documenti del G7. Quelle carte riservate a cui Boccia non avrebbe mai avuto accesso, secondo Sangiuliano tanto che la premier Meloni in diretta televisiva ha detto di avere garanzie su questo. Boccia però ha detto di aver ricevuto una mail con "il percorso principale, i due percorsi alternativi per i ministri che partecipano al G7 e il dettaglio dell’organizzazione. Ho avuto accesso a tutta l'organizzazione del G7", ha affermato.

Lo stesso ministro le avrebbe detto che poteva diventare consulente del G7: "Io ho visto il decreto firmato dal ministro e io personalmente ho firmato il mio contratto che è stato controfirmato dal capo di gabinetto in presenza del ministro".

Chi sta ricattando il ministro

Tornando sul tema del ricatto, Boccia ha ribadito che non è lei a ricattare il ministro, ma delle altre persone: "Posso dire che ci sono direttori di settimanali", ha specificato, rifiutandosi però di specificare se ci siano anche figure politiche tra coloro che secondo lei hanno ricattato Sangiuliano.

Per quanto riguarda il suo rapporto personale con il ministro, invece, ha dichiarato: "Mi sento tradita dalle persone a cui voglio bene. Dal ministro Sangiuliano mi sento non rispettata". Tuttavia, "se lui si pente delle bugie che ha detto e mi chiede scusa con gli stessi mezzi che ha usato per farmi passare per quella che non sono, di certo lo perdono".

L'attacco a Meloni: "Sessista"

Infine, Boccia ha criticato l'intervento di Giorgia Meloni sulla vicenda, svolto su Rete 4, in cui si è riferita a lei come "questa persona". La donna ha affermato: " Chi si richiama ai valori dell’essere donna ha il diritto e il dovere di difendere la propria dignità, come ha fatto l’altra persona quando ha interrotto una relazione profonda tramite un post sui social, dopo che il compagno [Giambruno ndr] aveva violato un sentimento d’amore".

E ancora: "Mi chiedo perché io vengo trattata con arroganza, additata senza nome e cognome. I comportamenti sessisti vanno sempre denunciati". Per concludere: "Io mi limito a difendermi da un comportamento sessista".

Patriarca (FI): "Boccia arrivista come tante, ci ha provato anche con me"

Annarita Patriarca, deputata campana di Forza Italia, ha detto di aver a sua volta incontrato Boccia in passato: "Ha provato ad agganciare un po’ tutti noi parlamentari campani, ha fatto il giro completo. Sì, anche me. L’ho incrociata circa un anno fa, era la moderatrice di una conferenza stampa a Montecitorio. Si qualificava come esperta di moda, presidente di non mi ricordo quale associazione. Dava la parola, era poco più di una hostess".

Patriarca, in un'intervista a Libero, ha racontato: "Si è sempre interfacciata con la mia assistente. Cercava di accreditarsi dove poteva, ovvio. Nel nostro ambiente ne trovi milioni che provano a entrare. Con me non ha funzionato. Ma conosco la famiglia, hanno un negozio di abbigliamento a Pompei". E ancora: "Noi politici siamo abituati ai questuanti che ti tampinano, basta prendere le misure. Si è spostata sulla dieta mediterranea. Ha chiamato quasi tutti, mi risulta. Mi dicono che avesse cominciato a farsi avanti già dalla scorsa legislatura. Con chi stava al governo".

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