Papa Francesco: “Le morti dei migranti sono crimini contro l’umanità”
“Nei giorni scorsi numerosi migranti hanno perso la vita nei loro terribili viaggi. Per tutti questi fratelli e sorelle, prego e invito a pregare”. Con queste parole papa Francesco, nell’Angelus odierno, ha ricordato le vittime di questi ultimi giorni, con un pensiero particolare per “le settantuno vittime, tra cui quattro bambini, ritrovate in un camion sull’autostrada Budapest – Vienna”. E sempre alla questione migranti il Pontefice dedica il fulcro del suo discorso, ribadendo la necessità di “aiutarci a cooperare con efficacia per impedire questi crimini, che offendono l’intera famiglia umana”.
Le morti dei migranti, per il Pontefice, sono dunque dei “crimini che offendono l’umanità” e non vi è dubbio che la risposta debba arrivare anche dai semplici cittadini. Del resto, nel corso di un passaggio dedicato al tema della vita secondo i dettami del cristianesimo, Bergoglio è chiaro: “Esiste anche per noi il pericolo di considerarci a posto o migliori degli altri per il solo fatto di osservare delle regole, delle usanze, anche se non amiamo il prossimo, siamo duri di cuore e orgogliosi. L’osservanza letterale dei precetti è qualcosa di sterile se non cambia il cuore e non si traduce in atteggiamenti concreti”.