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Paola Taverna dopo la contestazione: “Non cavalco la rabbia, ho la coscienza pulita”

La senatrice del M5S risponde sul blog di Grillo alle contestazioni: “Il sistema tanto perfetto ha fatto si che oggi nella stessa periferia che mi ha visto crescere io venga percepita come una politica”.
A cura di Redazione
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Come vi abbiamo raccontato, nella giornata di ieri la senatrice del Movimento 5 Stelle Paola Taverna è stata duramente contestata da un gruppo di cittadini di Tor Sapienza, zona in cui continuano le proteste contro la presenza di un gruppo di rifugiati e richiedenti asilo. Oggi la senatrice grillina ha deciso di scrivere un breve commento sul blog di Beppe Grillo, ribadendo di essere amareggiata per le critiche, soprattutto perché “il sistema tanto perfetto ha fatto si che oggi nella stessa periferia che mi ha visto crescere io venga percepita come una politica”. La Taverna ha però ribadito di avere la coscienza pulita, dal momento che non si è trattato di una passerella elettorale o di un tentativo di speculare sulla rabbia delle persone.

Poi l’affondo contro i veri responsabili del disastro, che nella lettura dell’esponente grillina, siedono nelle istituzioni e in particolare a Palazzo Chigi: “I 1000 giorni di Renzi sveleranno tante cose”. Ecco il pensiero della Taverna:

"Se dovessi andare in giro a ricevere applausi manovrati dalla claque e stringere le mani a controfigure mi chiamerei Renzi, invece mi chiamo Paola Taverna e capisco la rabbia delle persone che ho incontrato oggi, non la cavalco e non vado a fare campagna elettorale. Me ne frego se dopo due ore che ho parlato con decine di persone, tutto quello che passerà sui giornali saranno due controfigure che mi contestano. Ho mani libere e coscienza pulita tanto da sapere di non avere responsabilità se oggi le periferie sono abbandonate a se stesse. Sono entrata in quei palazzi proprio per questo ma il sistema tanto perfetto ha fatto si che oggi nella stessa periferia che mi ha visto crescere io venga percepita come una "politica". Quando si spegneranno i riflettori, quando qualche comitato avrà garantito il nome di pochi nella prossima lista, quando Tor Sapienza verrà dimenticata, come Quarticciolo, come Tor Pignattara avrò modo di incontrare chi ha veramente voglia di cambiare questo Paese. Se credono che chi era lì oggi per garantire l'incontro di domani con Marino possa scoraggiarmi dal mio sogno di cambiare questo sistema vuol dire che non ci conoscono ancora. Tempo al tempo. I 1000 giorni di Renzi sveleranno tante cose. Cittadini con l'elmetto dentro le istituzioni altro che politici."

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