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Palazzo Chigi smentisce: “Conte non sta cercando nuove maggioranze”

“La Presidenza del Consiglio smentisce tutte le ricostruzioni apparse sui giornali relative alle presunte intenzioni del Presidente Giuseppe Conte. Si chiarisce che il Presidente non è alla ricerca di altre maggioranze diverse da quella che attualmente sostengono il governo”: così palazzo Chigi mette la parola fine alle ricostruzioni mediatiche secondo cui si starebbero cercando maggioranze alternative dopo lo scontro con Italia Viva.
A cura di Annalisa Girardi
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Giuseppe Conte non sta cercando nuove maggioranze. Dopo i continui scontri tra le forze politiche del governo, con Partito democratico, Movimento Cinque Stelle e Liberi e Uguali da una parte e Italia Viva dall'altra, delle indiscrezioni di stampa volevano il presidente del Consiglio alla ricerca di un rinnovato sostegno al suo governo. "La Presidenza del Consiglio smentisce tutte le ricostruzioni, apparse questa mattina (ieri, ndr) sui giornali, relative alle presunte intenzioni del Presidente Giuseppe Conte. Si chiarisce che il Presidente non è alla ricerca di altre maggioranze diverse da quella che attualmente sostengono il governo", si legge in una nota di palazzo Chigi.

"Conte è impegnato con i tavoli di lavoro per l'agenda di governo 2023, tavoli a cui partecipano tutte le forze di maggioranza, IV inclusa. L'unico pensiero del Presidente è rilanciare l'azione di governo per far partire le tante riforme che il Paese aspetta. In particolare alcuni virgoletti, affermazioni e frasi che ieri sarebbero state scambiate, al Quirinale, nel corso del colloquio avvenuto tra il Presidente della Repubblica Mattarella e il Presidente del Consiglio Conte sono esercizio di fantasia e le connesse ricostruzioni risultano arbitrarie", continua il comunicato. La visita di sabato 15 febbraio di Conte al Colle aveva dato via alle supposizioni mediatiche, secondo cui il presidente del Consiglio stesse esaminando con il Capo dello Stato le possibilità di una nuova maggioranza. Congetture che erano state smentite anche dal Quirinale, che aveva espresso "stupore per le ricostruzioni apparse in qualche quotidiano, in cui, anche con virgolettati, si attribuiscono abusivamente intenzioni al Capo dello Stato riguardo alla situazione politica".

Renzi: "Pazienza è potenza"

Matteo Renzi, leader di Italia Viva, interviene nuovamente attraverso la sua pagina Facebook: "Sono giorni pieni di inutili polemiche. Mi piace allora augurarvi buona domenica con il pensiero del cardinal Ravasi sul Sole 24 Ore di oggi. Nel breviario di oggi cita Confucio: la pazienza è potenza. Ci vuole pazienza per sopportare le fake news di questi giorni. Ma noi ne abbiamo tanta: il gelso diventerà seta", scrive l'ex presidente del Consiglio. Ieri il parlamentare del Pd, Goffredo Bettini, sempre attraverso i social aveva definito Renzi una "tigre di carta" che però "può ancora fare danni rendendo instabile l'azione dell'esecutivo Conte". Per questo Bettini consigliava, "in attesa di scelte più sagge di Italia Viva, di preparare al più presto scenari alternativi".

In altre parole: "C'è la possibilità, certamente allo stato attuale tutta da costruire, di sostituire Italia Viva con parlamentari democratici (in quanto non sovranisti, illiberali e autoritari) pronti a collaborare con Conte fino alla fine della legislatura. Penso anche che, in questo scenario, nel Parlamento si aprirebbe una riflessione perfino nel gruppo renziano. Si deve lavorare subito, dunque, per allargare la maggioranza che sostiene il premier rendendo scarica la minaccia della crisi". E aveva concluso: "Dopo Conte non c'è per il Pd un altro governo. Se Renzi vuole farlo, lo deve fare con Salvini e la Meloni".

Dopo qualche ora Bettini era tornato a commentare lo stato di salute del governo, scrivendo: "Spero, come ho detto, che Italia Viva torni a uno spirito più unitario e dialogante. Non so se accadrà. Ma per evitare ultimatum distruttivi non è meglio per tutti allargare il consenso parlamentare attorno a Conte? Non per cacciare qualcuno, decisione totalmente fuori dalla mia portata, ma per assorbire eventuali decisioni irresponsabili da parte di pezzi dell'attuale maggioranza. È ovvio che in primo luogo occorre un chiarimento nel partito di Renzi, ma questo non è affatto in contraddizione con l'allargamento del campo democratico".

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