Padoan: “Tagliamo le tasse perché siamo di sinistra”
“Sostenere che aumentare le tasse è di sinistra e diminuirle è di destra è una cosa che ormai lascia il tempo che trova. La strategia economica per rilanciare l'Italia è complessa e comprende anche la riduzione delle tasse”. Con queste parole, affidate al taccuino di Fabio Bogo per La Repubblica, il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, nel pieno del processo che porterà alla definizione del fondamentale Documento di Economia e Finanza, interviene nuovamente nel dibattito politico suscitato dall’annuncio del piano per la diminuzione del carico fiscale su famiglie e imprese impostato dal Governo. Un piano che, a partire dalla decisione di rispolverare il taglio delle tasse sulla prima casa, ha suscitato non poche polemiche, soprattutto perché arriva a crescita non ancora consolidata.
Padoan però è sicuro: “Questi tagli aumentano la fiducia delle famiglie e le aiutano ad uscire da una recessione profonda, e creano le condizioni per avere più posti di lavoro e di migliore qualità. Aiutare le famiglie e sostenere il lavoro: sono cose di sinistra o no?”. Quanto invece al fatto che un simile orientamento pregiudicherebbe altri interventi, a cominciare da quello sulle pensioni, Padoan taglia corto: “È fondamentale non deragliare da un principio fondamentale: vanno legate le prestazioni pensionistiche alla durata del tempo di lavoro e alla aspettativa di vita […] Ma va considerato naturalmente che questo ha un costo e l'equilibrio di finanza pubblica deve essere mantenuto”.
C’è poi spazio per un passaggio sul caso dell’assemblea sindacale dei lavoratori del Colosseo: “Sono fermamente convinto che si possa conciliare il sacrosanto diritto dei lavoratori a fare assemblee e tutelare i propri interessi e al tempo stesso tutelare gli interessi dei cittadini e l'immagine dell'Italia.”