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Padoan ora mette le mani avanti: “Serve tempo, nel 2014 crescita peggio del previsto”

Il ministro Padoan alla Bbc: “Quello economico è un problema di lungo termine. Serve tempo e non c’entrano le riforme”.
A cura di Redazione
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Torna a parlare il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, con una intervista alla Bbc che per molti versi rappresenta la conferma del pessimismo che circola negli ambienti di Governo in queste settimane. Per il ministro infatti, la crescita nel 2014 sarà molto inferiore alle attese ed i dati diffusi dall'Istat per quel che concerne il prodotto interno lordo sono solo un'avvisaglia del fatto che la crisi economica sia tutt'altro che finita. Per quanto riguarda la revisione delle stime di crescita però, il ministro respinge le accuse su eventuali responsabilità del Governo italiano: "La difficoltà del Pil non è dovuta al fatto che le riforme non sono state fatte, ma è un problema di lungo termine. Le riforme sono efficaci sulla crescita ma ci vuole tempo".

Da qui una considerazione comunque speranzosa per il futuro: "Sono più che sicuro che le riforme che stiamo mettendo in campo porteranno benefici nel medio termine, ovvero nei prossimi due anni, purché tutti gli attori in campo facciano la loro parte". Detto in altre parole, insomma, c'è bisogno anche della collaborazione delle istituzioni europee, oltre che della volontà del Governo: "Quello che vorrei vedere è che tutti facciano la loro parte, che vuol dire per la Bce essere coerente nel portare l'inflazione nuovamente vicina al 2% che è una cifra ragionevole, anche se molto lontana dai livelli attuali" (considerato che l'inflazione è praticamente ferma e ci sono città importanti in piena deflazione, aggiungiamo noi). Insomma, niente allarmismi, ma allo stesso tempo nessun facile entusiasmo.

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