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Padoan: “Il bonus Renzi di 80 euro sarà permanente”

Il ministro dell’economia alla Camera: “Il bonus Renzi diventerà stabile”. Per la crescita saranno necessari “riforme e investimenti”, ma il problema grosso resta la “disoccupazione alta”.
A cura di Biagio Chiariello
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“Il taglio del cuneo fiscale da 80 euro sarà reso permanente con la legge di stabilità”. Parola del ministro dell'economia Pier Carlo Padoan che si è presentato alla Camera per un'informativa urgente sul rispetto dei vincoli derivanti dal patto di stabilità e crescita alla luce delle raccomandazioni agli Stati membri dell'Unione europea approvate l'8 luglio 2014 dal Consiglio Ecofin.  A proposito del cronoprogramma comunicato a Bruxelles, ha poi detto che "i progressi saranno dettagliatamente indicati nel Def di settembre". Padoan ha riconosciuto che la ripresa economica lenta che sta caratterizzando lo scenario europeo fa sì che per il Governo i margini d'azione siano “più stretti”, ma ciò non “indebolisce la prospettiva di medio termine indispensabile per il salto di qualità di cui il Paese ha bisogno attraverso una decisa azione di riforme”. In tal senso, il titolare del Tesoro ha poi spiegato che "il compito della politica economica è quello di dare segnali giusti che possano influenzare positivamente le aspettative".

Crescita in ritardo e disoccupazione alta sono i problemi

E sempre in tema di crescita e uscita dalla crisi, il ministro ha aggiunto: "Non esistono scorciatoie e l'Italia in Europa e il governo per il Paese indicano tre pilastri: più apertura di mercato, riforme strutturali, più investimenti per la crescita". La situazione però resta critica: la crescita resta debole e la disoccupazione elevata.  Padoan ha mostrato anche serenità sul fronte della riduzione del debito: "Per quanto riguarda le valutazioni sull'aggiustamento fiscale non sufficiente a garantire il rispetto della regola del debito, va considerato che le stime della Commissione non tengono conto delle minori spese pianificate ma non ancora specificate nel dettaglio, e dei maggiori introiti come quelle attesi dalle privatizzazioni in via di programmazione".

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