Padoan: “I metodi violenti di oggi sono gli stessi degli Anni 70, non sottovalutiamoli”
"Non c'è bisogno di essere un esperto: è la memoria storica che conta. Gli Anni 70 sono stati anni brutti per la democrazia italiana, con gli anni di piombo, le brigate rosse e nere. Ma i metodi di oggi legati alla violenza sono gli stessi di allora: sostanzialmente fascisti, per non dire di peggio".
In un'intervista a "La Stampa, il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan lancia l'allarme sugli scontri esplosi giovedì a Torino durante il corteo antifascista organizzato dai centri sociali contro CasaPound. "Sottovalutare queste situazioni – avverte – è pericoloso. Ci sono forze politiche come il Pd che sono in allerta ma altre considerano il fenomeno quasi un fatto da giustificare a causa della variabile nuova di oggi: l'immigrazione".
Secondo Padoan "non è bizzarro" che si stia facendo la campagna elettorale su fascismo e antifascismo, che stanno dettando in queste settimane l'agenda e gli interventi dei candidati per il 4 marzo: "Il fatto – spiega – è ci sono manifestazioni nuove di questo fenomeno. Oggi sono in molti che si dichiarano fascisti e nazisti". Padoan traccia anche un bilancio della sua attività politica, spiegando qual è il risultato di cui è più felice e quale considera una sconfitta: "Sono contento – dice – di aver contribuito a garantire la stabilità del Paese. Vorrei aver avuto maggior successo nella semplificazione dei procedimenti amministrativi". E ha spiegato anche la sua posizione sull'introduzione della Flat Tax, la proposta principale del programma di Forza Italia: "I conti pubblici sarebbero davvero a rischio e sarebbe un pericolo per il Paese, i mercati cambierebbero in fretta umore".
Il giornalista Luca Fornovo ha chiesto poi al ministro se un governo di larghe intese basterebbe a rassicurare l'Europa, che ha espresso preoccupazioni sul voto italiano: "Non so se sarà possibile un governo di coalizione. Se guardo i programmi non vedo punti comuni. La filosofia di fondo degli altri partiti è diversa da quella del Pd".
E a proposito del futuro premier Fornovo ha chiesto al ministro se ritenga più adatto a governare Renzi o Gentiloni: "La linea politica di Gentiloni e quella del Pd di Renzi sono pressoché identiche. Lavoro bene con Gentiloni e ho lavorato bene con Renzi per lo slancio riformatore".