Pace fiscale, superate le 2 milioni di adesioni: come saldare il debito con il Fisco
La pace fiscale si è chiusa. Di nuovo. Il 31 luglio è stato l’ultimo giorno per i contribuenti italiani per poter aderire alla rottamazione ter e al saldo e stralcio. La prima versione della pace fiscale si era conclusa a fine aprile, poi è arrivata la proroga e così sono state – in totale – oltre due milioni le persone che hanno presentato domanda per poter rottamare le loro cartelle e saldare così il debito con il Fisco senza pagare sanzioni e interessi. Le domande di luglio si aggiungono alle circa 1,7 milioni presentate entro il 30 aprile, portando il totale a due milioni. L’Agenzia delle Entrate ricorda anche che per chi deve saldare la prima rata della rottamazione ter (avendo presentato domanda entro aprile) c’è tempo fino al 5 agosto, con i cinque giorni aggiuntivi previsti per chi non abbia effettuato il pagamento entro il 31 luglio.
Alla rottamazione ter hanno aderito 1,2 milioni di contribuenti entro il 30 aprile. A questi si aggiungono coloro i quali hanno invece potuto fare richiesta per il saldo e stralcio, che consente di pagare solo una parte della cartella (sempre senza interessi e sanzioni) per coloro i quali abbiano un reddito Isee inferiore ai 20mila euro. Sommando le domande per le due misure della pace fiscale a quelle pervenute con la riapertura della scadenza a luglio si arriva, quindi, a oltre due milioni di adesioni.
Rottamazione ter: come pagare
L’Agenzia delle Entrate-Riscossione sottolinea che c’è tempo fino a lunedì 5 agosto per pagare e ricorda come si può farlo. Per il versamento si può ricorrere a vari sistemi di pagamento: il bollettino Rav inviato dall’Agenzia, il servizio Cbill, il pagamento in banca, negli uffici postali o attraverso l’internet banking e anche la possibilità di usare l’app Equiclick, di pagare attraverso il portale Agenzia delle Entrate-Riscossioni o nei tabaccai aderenti a Banca 5 Spa o ai circuiti Sisal e Lottomatica.
In caso di mancato, insufficiente o tardivo pagamento della rata (oltre il 5 agosto) si perde il diritto ad aderire alla definizione agevolata e quindi il debito non potrà più essere rateizzato, mentre l’agente della riscossione farà ripartire le azioni di recupero del credito. Una volta perso il beneficio non è possibile presentare una nuova domanda per la rottamazione ter o per il saldo e stralcio. Il contribuente può pagare in un’unica soluzione oppure con un massimo di 18 rate (17 per chi ha aderito a luglio): le scadenze sono previste ogni anno a febbraio, maggio, luglio e novembre.