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Ottiene il posto fisso da insegnante a 67 anni e lo rifiuta: “Preferisco lasciarlo a un giovane”

Dopo anni di precariato, a sette mesi dalla pensione, la professoressa Stefilongo ha ottenuto il contratto a tempo indeterminato ma ha deciso di rifiutare il posto fisso per cederlo a un giovane.
A cura di C. M.
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Dopo aver passato una vita da precaria, scandita dai rinnovi e dalle scadenze delle decine e decine di contratti a tempo determinato proposti nel corso della sua carriera professionale, a sette mesi dalla pensione la 67enne Elena Stefilongo ha ottenuto il tanto agognato contratto a tempo indeterminato. La donna, però, come racconta al quotidiano locale Il Mattino di Padova, ha deciso di rifiutare la proposta del Ministero dell'Istruzione: "No grazie. Lascio il posto fisso a una collega più giovane", è stata la motivazione addotta. Una laurea in Lettere, per anni maestra in servizio alla scuola primaria e dal 2007 in cattedra come insegnante di sostegno alla scuola media, Elena Stefilongo è sempre stata un insegnante precaria fino a sabato scorso, quando è stata convocata per le nomine in ruolo: "Il posto di ruolo a sette mesi dalla pensione? Sarebbe stato l'assurdo degli assurdi", ha commentato la professoressa trevigiana. "A settembre di quest'anno avrò compiuto 67 anni. E in aprile andrò in pensione per limiti di età. Certo, se avessi avuto almeno dieci anni di lavoro davanti a me avrei colto al volo l'occasione del posto di ruolo. Ma così, come stanno le cose, non avrebbe avuto senso. Non ci sarebbe stato nessun vantaggio economico. Perché il ruolo non è retroattivo. In più, dopo il danno, la beffa. Mi aspettava pure l'anno di prova, d'obbligo per tutti gli insegnanti che entrano in ruolo. Fatti due conti, mi son detta: è meglio lasciare la cattedra a qualcun altro più giovane", ha spiegato l'insegnante.

La sessantasettenne ha iniziato a insegnare alle scuole elementari nel lontano 1975 e nel 2018, dopo decenni di lavoro scanditi dalla nascita di due figlie di 38 e 31 anni, andrà in pensione: "Avevo iniziato a lavorare nella scuola elementare un anno prima della laurea, nel 75. Ho continuato a insegnare fino al 95. Poi visto che non esisteva la possibilità di chiedere un part-time ho dovuto dare le dimissioni. Per riprendere poi a lavorare nella scuola ancora una volta da precaria di nuovo nel 2005. Per iniziare a insegnare alle medie nel 2007. Mi sento di dire che nella scuola non è cambiato nulla. Il caos c'era prima ed è rimasto ancora oggi. Eppure di riforme della scuola ne ho viste passare davvero tante". E così, dopo la decisione presa la scorsa settimana, a settembre la professoressa Stefilongo firmerà il suo ultimo contratto a tempo determinato, l'ultimo prima della tanto agognata pensione.

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