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Orrico (5s) a Fanpage: “Bandecchi è un troglodita, mi ha zittita in tv, il conduttore doveva cacciarlo”

La parlamentare del M5s Anna Laura Orrico è stata aggredita verbalmente in tv dal sindaco di Terni Stefano Bandecchi, che l’ha zittita più volte. La deputata a Fanpage.it: “Bandecchi è un uomo delle caverne, misogino e maschilista, simbolo di una società patriarcale contro cui pare non abbiamo ancora sviluppato anticorpi a sufficienza”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Sono abituata a non farmi mettere i piedi in testa, soprattutto quando incontro questi maschi alfa che credono ancora che siamo all'età della pietra". Anna Laura Orrico, deputata del Movimento Cinque Stelle, in un'intervista a Fanpage.it ripercorre la lite in tv di cui è stata protagonista con il sindaco di Terni e coordinatore di Alternativa popolare, Stefano Bandecchi, nel corso della trasmissione Agorà di Rai 3.

Bandecchi ha utilizzato un linguaggio violento e offensivo nei confronti della parlamentare, e rivolgendosi al conduttore della trasmissione ha detto che Anna Laura Orrico andava "abbattuta", un atteggiamento irrispettoso, che denota sessismo e prepotenza, e che dovrebbe in teoria essere incompatibile con il Servizio Pubblico. "Si rivolga con rispetto, ‘abbattuta' forse lo va a dire a qualche animale di cui va a caccia nel suo tempo libero", ha replicato la deputata pentastellata durante il programma tv, ricordando che Bandecchi ha utilizzato "epiteti e aggettivi che non sono degni né di uomo né di un sindaco".

Bandecchi, invitato poi dal conduttore a chiedere scusa, non solo non lo ha fatto, invocando la parità tra uomo e donna, ma ha rincarato la dose con altre espressioni come "stia zitta", "lei deve imparare a stare zitta", "deve imparare il silenzio". A un certo punto il primo cittadino di Terni in modo plateale si è tolto l'orologio e glielo ha offerto, affermando "lei è una parlamentare per caso, 5 anni, e poi va a casa" e aggiungendo anche "lei è la dimostrazione palese che la pace si fa solo con le armi", e "il fatto che lei è una donna non me ne può fregar di meno".

Onorevole, come è iniziato il battibecco con Stefano Bandecchi?

Lui era stato chiamato dal conduttore a parlare dell'abuso d'ufficio, però ha esordito parlando della guerra in Ucraina, dicendo che bisogna continuare a mandare armi, altrimenti non ci sarà mai la pace. Sul finire di questo suo pseudo-ragionamento io l'ho interrotto, facendogli notare che questa strategia è stata fallimentare. Bandecchi ha reagito, e rivolgendosi al conduttore ha detto "la abbatta". Per un breve istante mi sono domandata se avessi sentito bene, dopodiché ho realizzato che si era davvero rivolto a me con quelle parole.

Quindi cosa è successo?

Dopo circa un'ora, al termine della trasmissione, prima di congedare gli ospiti politici, il conduttore, Roberto Inciocchi, ha chiesto a Bandecchi se volesse scusarsi con me. E lui ha detto che non aveva nulla di cui scusarsi, visto che io l'avevo interrotto. Sollecitato dal conduttore ha detto solo ‘mi dispiace', ma queste per me non erano scuse sentite o ragionate, e quindi sono rimasta sulle mie posizioni.

Ora si aspetta delle scuse?

Da un personaggio come lui non me le aspetto. Alla fine della trasmissione, a telecamere spente, lui è venuto da me, con un sorrisetto sul viso, porgendomi la mano. Ma gli ho risposto che per me non era degno di ricevere la mia stretta di mano. E sono andata via.

Quello è stato il vostro primo incontro?

Sì, ovviamente lo conoscevo come politico. In quel frangente non sono intervenuta per scatenarlo, ma perché nel dibattito politico succede. Anche perché era un 3 contro 1, perché oltre a lui e alla giornalista di Open Sara Menafra c'erano altri esponenti del centrodestra, l'onorevole Messina, di Fratelli d'Italia, l'editore e commentatore Francesco Giubilei, che continuavano a ripetere che più mandiamo armi all'Ucraina e più speranze abbiamo per ottenere la pace. A quel punto mi sono inserita nel suo discorso, essendo in quel contesto l'unica voce discordante.

Che reazioni ci sono state a quella odiosa richiesta, "la abbatta"?

Lui ha pronunciato quelle parole con un sorriso compiaciuto, si aspettava forse che le altre persone in studio si mettessero a ridere. Da parte degli altri non c'è stata nessuna reazione alla sua battuta.

Bandecchi è un uomo delle istituzioni, ma è anche quello che diceva che se l’uomo non tradisce "non è normale" e poi "ammazza". La stupisce il duello verbale che avete avuto?

Non mi stupisce, visto che conosco le sue opinioni sulle donne, ma mi sarei aspettata una reazione più ferma di condanna da parte del conduttore e degli altri ospiti. Io non ne ho avuto bisogno, perché mi so difendere da sola. Ma mi lascia perplessa il fatto che pur di far spettacolo, anche sulla politica, si lasci che episodi simili accadano. Io so che il video di quello scambio diventa virale, e porterà visibilità a Bandecchi. Il giornalista Inciocchi avrebbe dovuto cacciarlo dalla trasmissione, ricordandogli che non è ammissibile utilizzare un linguaggio così aggressivo e intimidatorio, nei confronti di una persona, in questo caso una donna, tantomeno nel Servizio Pubblico. Sono gravi e indiscutibili le responsabilità di Bandecchi, che per me resta un troglodita, un uomo delle caverne, misogino e maschilista, simbolo di una società patriarcale contro cui pare non abbiamo ancora sviluppato anticorpi a sufficienza. Credo siamo arrivati a un punto in cui una parte della politica italiana punti su questi personaggi, perché fanno comodo per dare dimostrazione di una politica forte e autoritaria.

Come Vannacci, utilizzato dalla Lega per gli stessi motivi.

Esattamente. Ma mi chiedo perché nel momento in cui lui si è rivolto a me in quel modo gli è stato consentito di rimanere in trasmissione, e di continuare a dibattere e confrontarsi con altri rappresentanti istituzionali, come se nulla fosse successo. C'è un'odiosa tendenza alla spettacolarizzazione delle cose negative.

Bandecchi tra l'altro è lo stesso che subito dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin ha dichiarato che le nuove generazioni sono "disabituate al rispetto dell'altro", spiegando che bisogna insegnare a trattare le donne come si deve, con rispetto.

È questo quello che intendeva? Forse per lui imparare a trattare bene le donne significa silenziarle. Mi auguro che in RAI, che non è certo una rete commerciale, personaggi come Bandecchi, che ricoprano o meno ruoli istituzionali, non vengano più invitati. Altrimenti continueremo a dargli visibilità e far passare il messaggio che certi comportamenti sono normali. Se dall'altra parte Bandecchi incontrasse qualcuno che non è in grado di difendersi cosa succederebbe? Dal nostro ufficio comunicazione hanno telefonato poi alla redazione di Agorà, per segnalare il caso, ribadendo quello che avevo detto io. Spero sia sufficiente per avere in futuro un livello di attenzione maggiore.

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