video suggerito
video suggerito
Covid 19

Orari flessibili a scuola: studenti divisi per blocchi e lezione anche il pomeriggio

La possibilità di differenziazione degli orari scolastici per diminuire la pressione sui mezzi del Trasporto Pubblico Locale, e scongiurare la chiusura delle scuole, sarà l’oggetto di una riunione domani tra i ministri Boccia e Speranza, Protezione civile, Regioni e il commissario all’Emergenza Domenico Arcuri.
A cura di Annalisa Cangemi
645 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

"Ogni scelta va ponderata e concordata con tutti gli attori, nel rispetto di quello che accade nei singoli territori. Per quel che riguarda la scuola in senso stretto, questo a mio avviso significa, prima di tutto, utilizzare al meglio gli strumenti di flessibilità di orari e strumenti che ci siamo dati. Dobbiamo fare di tutto, però, per evitare la chiusura generalizzata delle scuole del Paese che creerebbe danni enormi a intere generazioni". È quanto scrive su Facebook la viceministra dell'Istruzione Anna Ascani.

"A giugno – ricorda – abbiamo approvato insieme alle Regioni e agli Enti Locali un piano scuola 2020/21 validato dal Cts, che consente massima flessibilità negli orari e nell’utilizzo della Didattica a Distanza alle superiori. Durante l’estate dirigenti, docenti e personale amministrativo hanno lavorato duramente per consentire a studentesse e studenti di rientrare in presenza e in sicurezza. E la scuola, soprattutto grazie a loro, è ripartita e sta resistendo".

"È evidente che la situazione nel Paese è peggiorata e che quel che accade con la pressione sul sistema sanitario e dei trasporti non va sottovalutato", ha affermato.

Domani è stato convocato un tavolo di confronto tra Protezione civile, rappresentanti delle Regioni, il commissario all'Emergenza Domenico Arcuri e i ministri di Salute e Affari regionali, Roberto Speranza e Francesco Boccia. Lo ha annunciato lo stesso Boccia nella conferenza Stato-Regioni odierna, nel corso della quale sono stati esaminati i dati relativi all'andamento della curva epidemiologia.

Domani si affronterà il tema della prevenzione e dei test antigenici, che consentirebbero di circoscrivere più rapidamente i focolai, e la scuola. Per scongiurare la chiusura delle scuole, e allo stesso tempo per cercare di diminuire i picchi di utenza sui mezzi di trasporto si pensa a un rafforzamento degli orari sfalsati delle lezioni e a un maggiore coordinamento con il Trasporto pubblico locale, oltre a un potenziamento dello smart working nella Pubblica Amministrazione.

Gli orari della scuola potrebbero essere diversificati prevedendo blocchi di studenti che farebbero lezione la mattina e blocchi che entrerebbero il pomeriggio, così da garantire le stesse ore di lavoro per tutto il personale scolastico, docenti e no. E visto che i sindaci non hanno il potere di modificare gli orari delle scuole, vista l'autonomia di ogni istituto, è necessaria una collaborazione tra i vari livelli istituzionali.

"Occorrono informazioni su orari definitivi, spostamenti degli studenti e un coordinamento tra uffici scolastici regionali, Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni con le aziende di trasporto, per definire gli ulteriori incrementi del servizio, su alcune linee, nelle ore di punta, utilizzando ulteriori mezzi, anche ricorrendo a bus turistici o a noleggi con conducente", ha detto il presidente dell'Anci, Antonio Decaro, nel corso conferenza unificata Stato-Regioni-Città.

La richiesta avanzata da Decaro sullo scaglionamento orario degli ingressi a scuola "è molto puntuale. I sindaci hanno contezza di quello che accade nei loro comuni e sanno se ci sono delle ore in cui il traffico è congestionato o ci sono delle linee di autobus sovraffollate. È necessaria un po' di flessibilità da parte di tutti gli attori in campo. È evidente che i territori non sono tutti uguali, è consigliabile per le Regioni non penalizzare i piccoli borghi o i piccoli centri che non hanno le stesse problematiche di alcune zone delle città metropolitane, assumendo decisioni unilaterali. Ascoltare i sindaci prima di decisioni importanti è fondamentale", ha detto il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia.

645 CONDIVISIONI
32831 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views