Ora la Lega vuole rivedere la legge Basaglia sulla chiusura dei manicomi
Rivedere la legge Basaglia e magari, perché no, riaprire i manicomi. La Lega di Matteo Salvini ha preso posizione affidando un messaggio molto chiaro inviato ai giornalisti sotto forma di "fonti di partito". La linea è chiara: dopo i fatti di Pisa – dove la psichiatra Barbara Capovani è stata uccisa da un suo paziente – bisogna cambiare la legge 180 del 1978, da sempre chiamata legge Basaglia, che portò alla chiusura dei manicomi e alla revisione delle modalità di trattamento per i malati con problemi psichici.
Ieri il deputato leghista Edoardo Ziello ha accusato "la sinistra" di aver "commesso un errore politico" nel "riaprire i manicomi", sostenendo che la scelta di quasi cinquant'anni fa fosse dunque sbagliata. Poi, oggi, è arrivata la posizione ufficiale del partito: "La morte della psichiatra di Pisa, aggredita e uccisa da un suo paziente, rafforza la convinzione che sia necessaria e non più rimandabile una profonda riflessione sulla legge 180 – hanno fatto sapere le fonti della Lega – Troppo spesso medici, personale sanitario, famiglie e pazienti sono lasciati soli: serve una norma nuova e aggiornata".
Non è chiaro a cosa corrisponda, di preciso, la riflessione sulla legge Basaglia. Le fonti, a differenza del deputato, non parlano esplicitamente di riapertura dei manicomi, ma si tratta chiaramente di un tentativo di ritorno sulla strada della contenzione. "L’uccisione, efferata e crudele, della psichiatra di Pisa per mano di un suo paziente ci pone davanti alla consapevolezza che una profonda riflessione sulla legge 180 non è più rinviabile – ha insistito sulla stessa linea la senatrice leghista e vicepresidente della commissione Sanità, Maria Cristina Cantù – Il rischio è che si ripetano altri omicidi di medici per mano di gente problematica". Secondo la parlamentare, così "si rischia di fallire in due ambiti", ovvero "quello sanitario e quello giuridico". Poi ha annunciato: "Serve, senza alcun dubbio, una norma nuova e aggiornata e per questo è nostra intenzione, come Lega, discuterne al più presto con il ministro competente".