Ora il ministro Schillaci pensa a una commissione sugli effetti avversi del vaccino anti Covid
Il governo Meloni, dopo aver fatto approvare una commissione d'inchiesta per la gestione del Covid-19, potrebbe lanciarne un'altra dedicata esclusivamente agli effetti avversi dei vaccini, cioè a quei rarissimi casi in cui la somministrazione del vaccino contro il virus Sars-CoV-2 ha causato degli effetti collaterali dannosi nei pazienti. A dirlo è stato il ministro della Salute Orazio Schillaci, in un'intervista al Giornale d'Italia.
Le reazioni avverse sono possibili con praticamente ogni tipo di farmaco, dato che il rischio zero non esiste. Durante la pandemia, quelle causate dai vaccini hanno alimentato la paura e le narrazioni del mondo no vax, che si è appoggiato su casi di cronaca di persone che avevano avuto complicanze gravi a seguito della vaccinazione, fino alla morte. Di recente, uno studio svolto su milioni di casi ha evidenziato che la vaccinazione aumenta leggermente il rischio in relazione ad alcune patologie, ma con numeri talmente bassi che i benefici restano in ogni caso enormemente maggiori rispetto ai rischi.
Nonostante questo, il ministro Schillaci, che è anche un medico, non si è tirato indietro davanti alla domanda sulla possibilità di creare una commissione parlamentare che si occupi esclusivamente di "censire tutti i casi che si sono verificati, valutarli e capire come gestirli". Anzi, ha definito l'ipotesi "opportuna", aggiungendo: "Credo che si potrebbe fare serenamente cercando di capire la dimensione e tipologia degli effetti avversi che si sono verificati".
Il ministro non ha spiegato perché pensa che una commissione parlamentare dovrebbe ottenere risultati migliori degli studi scientifici sul tema. Al contrario, ha detto che una commissione servirebbe a "fare chiarezza", cosa che secondo lui aiuterebbe anche i numeri delle campagna vaccinali, non solo quelle contro il Covid-19: "Devo dire che quest'anno abbiamo registrato un numero molto basso di adesioni alla campagna, anche antinfluenzale". Sarebbe quindi opportuno "creare una commissione per avere maggiore chiarezza e soprattutto per dare maggiore tranquillità a tutti. Ci lavoreremo".
Il ministro ha anche ribadito il no del governo al green pass globale, e ha commentato brevemente i lavori della commissione d'inchiesta sul Covid: per quanto riguarda la persona che dovrà guidarla, "sicuramente è meglio avere una figura terza che possa valutare con indipendenza quello che è successo senza essere unilateralmente schierato. Non credo quindi sia opportuno avere un virologo o una virostar". Schillaci non ha fatto nomi, ma considerando che una commissione d'inchiesta può essere presieduta solo da un parlamentare, il riferimento sembra ad Andrea Crisanti, virologo e parlamentare del Partito democratico.