Ora il governo pensa a polizze obbligatorie per le case contro i rischi naturali: l’annuncio di Musumeci
"È finito il tempo in cui lo Stato poteva erogare risorse per tutti e per sempre. La prevenzione non può essere un obbligo solo a carico delle istituzioni: ogni cittadino deve essere consapevole di vivere su un territorio a rischio e deve adottare ogni iniziativa per evitare". Il ministro Nello Musumeci rilancia l'idea di introdurre progressivamente un'assicurazione obbligatoria sulla casa per i danni da maltempo e gli eventi sismici.
Dopo il botta e risposta tra governo e Regione Emilia-Romagna, colpita dall'alluvione nei giorni scorsi, le polemiche sui ritardi e le responsabilità nella realizzazione di opere di prevenzione, e l'annuncio della presidente del Consiglio Giorgia Meloni dello stanziamento di 20 milioni di euro "per far fronte alle prime necessità e per il ripristino dei servizi essenziali", il ministro Musumeci anticipa l'arrivo di una nuova misura, che interesserà i proprietari di casa.
"Nella legge 212/2023 è stata varata la norma secondo cui il cittadino che gode del sisma bonus entro un determinato periodo deve sottoscrivere una polizza assicurativa ed è in esame in Parlamento nei prossimi giorni un ddl per la ricostruzione, il primo in Italia, che stabilisce che la ricostruzione dopo una calamità non può durare più di 5 anni".
Nel disegno di legge sulla ricostruzione "abbiamo messo la necessità – non abbiamo ancora parlato di obbligo ma ci avvieremo verso questa conclusione – anche per le famiglie e i cittadini di sottoscrivere una polizza assicurativa contro i rischi naturali", dice il ministro Nello Musumeci, all'Insurance high-level conference dell'Ania. Musumeci prevede già polemiche, "si fa presto a parlare di nuova patrimoniale sulla casa quando sarà affrontato il tema della polizza".
"Mi chiedo se con il cambiamento climatico e con una connaturata esposizione al rischio del nostro territorio sia più utile tutelare il costo del mercato immobiliare del proprio bene o il bene della propria vita e di quella dei propri cari che credo non abbia valore di mercato. Serve un cambio culturale. Ed è per questo – spiega Musumeci – che il governo si è impegnato già ad adottare una norma nella legge finanziaria 2024 per ora limitata soltanto alle imprese, escluse quelle agricole. Il decreto di attuazione è già in fase di definizione. Ed è un primo, significativo passo".
In Italia attualmente, spiega la presidente di Ania Maria Bianca Farina, "solo il 6% delle abitazioni è coperto contro i rischi di terremoto e alluvione" e "solo il 5% delle imprese ha una polizza per gli stessi rischi". In questo contesto, sottolinea Farina, "l'iniziativa del Governo di introdurre una copertura obbligatoria contro i danni catastrofali per tutte le imprese è un passo fondamentale per ridurre il gap".
Secondo Ania il 2023 si colloca tra gli anni più costosi della storia per le polizze sugli eventi meteo. Per il quarto anno consecutivo, i sinistri assicurativi hanno superato i 100 miliardi di dollari a livello globale. In Italia si è registrato un picco di danni assicurati: oltre 6 miliardi di euro, di cui 5,5 miliardi attribuibili agli eventi atmosferici e 800 milioni di euro alle alluvioni in Emilia-Romagna e Toscana.
Le proteste delle associazioni
"Intervenendo a un convegno dell’associazione delle imprese assicurative, il ministro della protezione civile Musumeci ha annunciato l’intenzione del Governo di obbligare le famiglie italiane a pagare ogni anno, per la propria casa, una polizza contro le calamità naturali. Il ministro dice di immaginare le polemiche. In effetti, non può essere diversamente. Di fronte a un apparato pubblico (fatto di Stato, Regioni, Comuni, Consorzi di bonifica) che costa centinaia di miliardi di euro ai contribuenti italiani, ma che non riesce a effettuare le minime opere di tutela e protezione del territorio, è inaccettabile che la risposta sia quella di scaricare sui cittadini l’onere di questa inefficienza", denuncia Giorgio Spaziani Testa, presidente Confedilizia.
"No all'obbligo assicurativo, senza preventive e precise garanzie fissate per legge" replica Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori. "Suggeriamo ai consumatori, specie se abitano in zone a rischio di calamità naturali, di assicurarsi, ma un obbligo imposto solo ai consumatori rischierebbe di essere l'ennesimo regalo alle compagnie assicurative. Andrebbe accompagnato da precisi vincoli a carico anche delle compagnie, a tutela dei consumatori, come avviene per l'rc auto, ad esempio sull'obbligo a contrarre, sull’entità della copertura che dovrebbe essere obbligatoriamente offerta, su quali clausole vanno considerate vessatorie, sulla rapidità di liquidazione del danno" prosegue Dona.
"Le assicurazioni sull'abitazione hanno già avuto un'esplosione ingiustificata dei prezzi, molto più dell'rc auto. In agosto sono rincarate dell'11,2% rispetto ad agosto 2023, contro un +6,9% di quelle sui mezzi di trasporto. Serve, quindi, anche più concorrenza nel settore prima di procedere a stabilire un obbligo assicurativo, altrimenti si trasformerebbe in una stangata a carico delle famiglie".