Ora Draghi “sembra un grillino”, ma nel suo Blog Beppe Grillo lo chiamava “Poppins” e “mago Silvan”
Alla fine gli iscritti al Movimento Cinque Stelle stanno decidendo in queste ore se sostenere o meno il nuovo governo guidato da Mario Draghi. La votazione attraverso la piattaforma online Rousseau sarebbe dovuta partire già ieri, ma al termine delle consultazioni con il presidente del Consiglio incaricato i vertici Cinque Stelle avevano sospeso il tutto. Beppe Grillo aveva chiesto pazienza agli iscritti, sottolineando che il colloqui con Draghi fosse andato molto bene: "Mi sono trovato davanti a un signore che dovrebbe somigliare a un dentista che deve fare delle estrazioni, con un’anestesista. Io mi aspettavo il banchiere di Dio, invece è un grillino", aveva detto il fondatore del M5s in un video. Un'immagine, quella di Mario Draghi grillino, abbastanza inaspettata. Soprattutto i modi in cui in passato Grillo era solito descrivere Draghi. Ecco alcune cose che il garante del M5s ha scritto sul suo blog in merito all'ex governatore della Bce.
Draghi Poppins
Basta scrivere "Mario Draghi" sul blog di Beppe Grillo per veder spuntare una lunga serie di post in cui viene menzionato l'ex numero uno di Francoforte. E in cui le parole usate sono molto diverse dalle ultime, pronunciate in seguito alle consultazioni. Il post più degno di nota è sicuramente quello intitolato "Draghi Poppins", risalente al 2014, in cui si commenta la decisione della Banca centrale europea di tagliare nuovamente i tassi di interesse: "Questo è il settimo taglio consecutivo. Qualcuno si è accorto degli altri sei? Hanno cambiato in meglio la nostra vita? Mario Draghi è una Mary Poppins un po’ suonata che tira fuori dalla sua borsetta sempre le stesse ricette", si legge.
Draghi ingrassa solo le banche
Sempre nel 2014, in un altro post si accusava Draghi di ingrassare solo le banche con le sue politiche monetarie. "Chiederemo ora a Draghi se ritiene giusto continuare a prestare soldi a tassi dello 0,15% alle banche private per ingrassare le tasche dei top manager e dei loro azionisti mentre cittadini e imprese in difficoltà devono morire, affidarsi agli strozzini o, quando sono fortunati, pagare tassi di interesse molto più alti. Avrà il coraggio di dirci la verità?", si legge.
Draghi tratta gli italiani come bambini deficienti
In un altro post, risalente questa volta al 2015, si parla di come gli italiani siano "governati dai massoni". E parlando dei poteri forti in Europa (a cui, si legge, Matteo Renzi vorrebbe appartenere) si citano delle "Ur-Lodges che stanno guidando i processi di destrutturazione sociale e economica e europea e sono Ur-Lodges in gran parte in cui è protagonista Mario Draghi, un uomo che viene costantemente osannato dalla grande stampa manipolatoria che tratta gli italiani come bambini deficienti e che invece è un uomo che, bisognerebbe ricordarlo, non solo è padre di questa austerità europea che sta massacrando popoli, ma è colui che ha gestito le grandi privatizzazioni all'italiana che sono stata una svendita a favore di amici e amici degli amici, di importanti asset pubblici della nostra Nazione".
Draghi mago Silvan
Alcuni anni prima, nel 2013, Grillo definiva invece Draghi come "mago Silvan". Anche questa volta nel mirino del garante Cinque Stelle ci sono le banche e l'accusa all'ex governatore della Bce è quella di favorire il sistema bancario invece dei cittadini. "Draghi è il proprietario del casinò, colui che ha preso tempo fino ad ora nell'interesse dei creditori tedeschi non certo dei produttori italiani. (…) Ma il tempo che è riuscito a prendere Draghi non è infinito: il “gong” della Merkel sul programma OMT arriverà prima o poi e quel giorno ci sarà l'ultimo giro. Gli italiani quel giorno vedranno di essere rimasti in mutande. Forse neanche quelle".