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backstair / Gioventù Meloniana: inchiesta su giovani di FdI

Opposizioni in piazza contro Autonomia, Schlein su Gioventù Nazionale: “Perché Meloni non li caccia?”

Alla manifestazione unitaria delle opposizioni sono intervenuti in piazza i leader di Pd, M5s, +Europa, Avs, per protestare contro il premierato e l’autonomia differenziata, ma anche per chiedere conto a Meloni dell’inchiesta del team Backstair su Gioventù Nazionale: “Meloni, devi vergognarti di non aver detto nulla rispetto all’inchiesta di Fanpage.it, abbiamo mandato quel video a tutti i parlamentari europei, sappiano cosa è la destra italiana”, ha detto Angelo Bonelli dal palco.
A cura di Annalisa Cangemi
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Alla manifestazione delle opposizioni unite, Pd, M5s, Avs, + Europa, con l'unica eccezione di Iv e Azione, in piazza Santi Apostoli contro l'autonomia differenziata e contro il premierato, la segretaria dem Elly Schlein ha salutato il leader pentastellato Giuseppe Conte con un abbraccio dietro al palco. Con loro c'era anche il deputato Leonardo Donno (M5s), vittima dell'aggressione in Aula della scorsa settimana, durante la discussione della riforma dell'autonomia alla Camera, il capogruppo al Senato del Pd Francesco Boccia e Antonio Decaro.

"È una bellissima piazza con tanta partecipazione, convocata in pochi giorni. È la bellezza di vedere tante bandiere diverse tutte insieme, unite per difendere la Costituzione e l'unità nazionale", ha detto la segretaria del Pd. "Oggi al Senato è passato il premierato – ha detto Schlein – la sedicente patriota continua a portare avanti la sua riforma spacca Italia perché stanno forzando anche alla Camera per portare avanti l'autonomia differenziata, una riforma che aumenta le disuguaglianze per rendere più difficile l'accesso alla sanità pubblica, alla scuola pubblica e al trasporto pubblico locale. È importante essere qui come forze di opposizione, realtà politiche sociali e i cittadini insieme per impedire di stravolgere la nostra Costituzione. Li fermeremo e insieme li dobbiamo fermare".

"Noi ci siamo rivolti a tutti, abbiamo invitato tutti e rispettiamo le scelte di ciascuno. Io penso che sia importante aver dato questo segnale, per la prima volta aver convocato insieme una manifestazione unitaria, e c'è sempre il tempo per allargare quando gli obiettivi sono comuni", ha risposto la leader del Pd a chi le chiedeva della scelta di Azione e Iv di non partecipare alla manifestazione. "Gli obiettivi sono quelli di evitare una riforma che non esiste in alcun paese al mondo, perché scardina gli equilibri tra i poteri dello Stato, a difesa della democrazia. E siamo qui per bloccare l'autonomia differenziata in questo cinico baratto che trascina indietro regioni che già si trovano a far più fatica".

"La prossima volta una piazza più grande, questa è la prima ma non sarà l'ultima, consideriamoci tutti mobilitati in modo permanente perché non si fermeranno e noi non li faremo passare – ha promesso la segretaria del Pd – No al premierato e all'autonomia differenziata, viva la Costituzione e l'Italia antifascista". Subito dopo la piazza ha cominciato a cantare ‘Bella ciao'.

"Cosa aspetta Meloni a condannare il fatto che Gioventù nazionale, la giovanile del primo partito di maggioranza, faccia adunate neo naziste al grido di Duce Duce? Non abbiamo ascoltato una parola di condanna o per dissociarsi", ha detto Riccardo Magi, segretario di +Europa, presente in piazza Santi Apostoli.

"Questa piazza bellissima di Roma oggi ci dice una cosa: siamo in tanti e non accettiamo che il confronto e lo scontro politico diventino aggressione fisica – ha detto ancora Magi – E questo però è quello che sta accadendo adesso, ed è qualcosa che non accadeva da quasi 100 anni, da quando Giacomo Matteotti fu assassinato per mano fascista. Oggi siamo qui per dimostrare che esiste un'altra Italia, un paese che dice no all'obbrobrio delle riforme costituzionali che vogliono Meloni e Salvini. L'Italia ha bisogno di riforme ma non del premierato di Meloni e non dell'autonomia differenziata di Salvini".

"Con il premierato dicono di voler rafforzare la volontà popolare, eppure esiste uno strumento per eccellenza per rafforzare la volontà popolare e questo è il referendum. Noi sfidiamo Giorgia Meloni: realizzi la piattaforma digitale per la firma digitale e gratuita dei referendum che aspettiamo per legge da più di due anni, diamo davvero voce ai cittadini. Noi siamo sicuri di raccogliere milioni di firme da parte dei cittadini che non vogliono le riforme plebiscitarie di questo governo".

"Non è normale un Paese in cui se al teatro gridi ‘Viva l'Italia antifascista' ti identificano subito, ma se in due mesi profanano tre volte la tomba diEnrico Berlinguer, profanano la tomba di Matteotti, non succede nulla – ha detto Nicola Fratoianni, prendendo la parola –  Non è normale che un esponente della maggioranza dica che è più grave cantare ‘Bella ciao' piuttosto che fare il gesto della Decima Mas. Questa è una piazza repubblicana, costituzionale, antifascista, noi non abbiamo imbarazzo a definirci antifascisti. Lo abbiamo chiesto più volte a Giorgia Meloni di dirsi antifascista. Cara Giorgia Meloni, tu e i tuoi Fratelli di mezza Italia volete spaccare il Paese a metà. Non ve lo permetteremo. Non è normale che in questo Paese curarsi, studiare, avere una casa, sono privilegi. Vi definite con orgoglio borgatari, ma della vita delle borgate non sapete niente, altrimenti non avreste tolto il Reddito di cittadinanza. Questa destra non è un destino, voi non siete la maggioranza del Paese, avete vinto anche perché noi ci siamo divisi. Lo voglio dire con chiarezza: battere questa destra è un formidabile programma politico. Per farlo serve generosità, umiltà e unità. È possibile, facciamolo insieme", ha concluso il parlamentare di Avs Nicola Fratoianni, mentre dal pubblico si levava il grido "Unità, unità".

"Serve che le opposizioni siano unite, non deve più succedere quello che è successo a settembre 2022, e che ha concesso alla destra peggiore d'Italia di vincere le elezioni. Voi della maggioranza siete la vergogna dell'Italia. Loro sono in Parlamento grazie ai nostri e padri e bisnonni. Meloni devi vergognarti di non aver detto nulla rispetto all'inchiesta di Fanpage.it, abbiamo mandato oggi quel video a tutti i parlamentari europei, sappiano cosa è la destra italiana. Mentre Meloni ballava la pizzica a Borgo Egnazia, decine di bambini annegavano nel Mediterraneo", ha ricordato il parlamentare di Avs e leader di Europa Verde Angelo Bonelli.

"Questa piazza è la migliore risposta all'arroganza e alla prepotenza. La settimana scorsa a Montecitorio si è consumato uno spettacolo indegno, un pestaggio ad opera di parlamentari della maggioranza contro il nostro parlamentare Leonardo Donno, Se non fossero intervenuti i commessi come lo avrebbero ridotto? Anche l'epilogo è vergognoso, l'aggredito è stato messo sullo stesso piano degli aggressori. Sono rimasto sconcertato da una presidente del Consiglio che non è riuscito a condannare la violenza, degradando questo spettacolo indegno a una provocazione. Come può essere una provocazione per dei patrioti sedicenti la volontà di consegnare una bandiera tricolore?", si è domandato Giuseppe Conte dal palco. "La bandiera tricolore è diventata addirittura una provocazione. Questi patrioti stanno smembrando l'Italia, stanno approvando a colpi di maggioranza un disegno di legge, che è un patto scellerato tra i partiti di maggioranza. Spacca-Italia questo è il nome che si merita questa riforma, che peggiorerà le condizioni per le aree più disagiate del Paese".

"E poi c'è il premierato, questa riforma non ha nessun precedente in nessuna parte del mondo, non esiste un modello così sconclusionato, vogliono chiamare i cittadini ogni cinque anni a consegnare il Paese nelle mani di una sola persona, riducendo il Presidente della Repubblica a mero cerimoniere. Noi dobbiamo dire no. Il degrado della vita istituzionale è sotto gli occhi di tutti, Meloni non ha detto neppure una parola sulle sezioni giovanili del suo partito dove si inneggia al Duce e alla violenza politica, e tra un coro e l'altro si discute su come intascare i soldi del Servizio Civile. Questi sono quelli che insultavano i percettori del Reddito di cittadinanza. Meloni, cari Fratelli d'Italia a quei ragazzi che vi seguono, comprategli una Costituzione e un buon manuale di storia. Dovete spiegare a questi ragazzi che non c'è stato un fascismo buono prima del patto con Hitler, prima dell'entrata in guerra, perché il fascismo fin dall'inizio si è affidato alla legge non scritta della violenza. Noi rientriamo in Parlamento, hanno approvato in Senato il premierato e ora torniamo a lottare contro l'autonomia differenziata. Permettetemi di salutare il nostro deputato Leonardo Donno".

"Grazie al presidente, e a tutti i cittadini che sono in piazza con noi, noi torneremo in Parlamento a lottare, all'interno delle istituzioni e nelle piazze con voi. Non ci lasciamo intimidire. Se questo tricolore spaventa le destre lo sventoliamo più forte. Non molliamo", sono state le parole di Leonardo Donno alla platea.

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