Open Arms, Salvini si difende: “Per Conte non ho agito da solo, nave mise a rischio 147 migranti”
In una pausa dell’udienza preliminare del processo sul caso Open Arms, in corso a Palermo, il leader della Lega, Matteo Salvini, spiega la sua linea difensiva: “Non ho agito da solo, ma insieme al governo. Secondo Conte non ho agito da solo ma insieme al governo”. Salvini aggiunge: “La cosa curiosa, leggendo gli atti della procura, è che due dei presunti sequestrati sono tuttora in carcere. Adesso stiamo cercando di capire per quale reato. Quindi ho sequestrato due galantuomini che sono in carcere uno a Ragusa e uno ad Agrigento”.
Salvini prosegue nella sua difesa, parlando con i cronisti: “Stiamo parlando di una nave spagnola autorizzata per avere a bordo 19 persone che ne ha raccolte 162 in acque libiche e maltesi, che disse di no allo sbarco a Malta, che disse no a un porto spagnolo e che disse di no alla proposta spagnola di mandare in Italia una nave militare per prendere a bordo gli immigrati, quindi mise a rischio la salute dei 147 migranti a bordo, due dei quali sono ancora in carcere”.
La difesa di Salvini, rappresentata dall’avvocato Giulia Bongiorno, ha ribadito davanti al gup la linea dell’ex ministro dell’Interno: “Non è stata una decisione individuale di Salvini, ma dell’intero governo, vietare l’approdo della nave Open Arms”. Salvini è accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio e oggi si decide sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla procura. La difesa di Salvini ha chiesto anche di acquisire tra i documenti agli atti la deposizione dell’ex ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, a Catania, sul caso del processo per il caso della nave Gregoretti. Intanto il gup Lorenzo Iannelli ha accolto tutte le 18 parti civili che hanno fatto richiesta di costituzione nel processo Open Arms.