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Onu: “In Italia violenza e razzismo, invieremo un team”. Salvini: “Non accettiamo lezioni”

L’Onu è pronto a inviare personale in Italia contro l’ondata di violenza e razzismo che è stata segnalata “contro migranti, persone di discendenza africana e rom”. Condanna anche per il respingimento delle navi delle Ong, un atto che ha “conseguenze devastanti”, secondo l’alto commissario per i diritti umani Michelle Bachelet. Salvini replica: “Non accettiamo lezioni da nessuno, tantomeno dall’Onu”.
A cura di Stefano Rizzuti
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L’Onu è pronta a inviare personale in Italia contro l’ondata di violenza e razzismo che è stata segnalata “contro migranti, persone di discendenza africana e rom”. Michelle Bachelet, neo alto commissario Onu per i diritti umani, ha aperto i lavori del Consiglio Onu per i diritti umani – che sarà riunito fino al 28 settembre – avvisando che una squadra verrà inviata, per gli stessi motivi, anche in Austria: “Abbiamo intenzione di inviare personale in Italia per valutare il riferito forte incremento di atti di violenza e di razzismo contro migranti, persone di discendenza africana e rom”, afferma l’ex presidente cilena. “Dare priorità al ritorno dei migranti dall’Europa, senza assicurare che gli obblighi internazionali in materia di diritti umani siano assicurati, non può essere considerata una risposta di protezione”, aggiunge.

L’alto commissario Onu per i diritti umani bacchetta inoltre l’Italia per aver “negato l’ingresso di navi di soccorso delle Ong: questo tipo di atteggiamento politico e di altri sviluppi recenti hanno conseguenze devastanti per molte persone già vulnerabili. Anche se il numero dei migranti che attraversano il Mediterraneo è diminuito, il tasso di mortalità per coloro che compiono la traversata è risultato nei primi sei mesi dell'anno ancora più elevato rispetto al passato”.

La presa di posizione sul tema viene ribadita, senza riferimenti diretti all’Italia, poco dopo: “Gli sforzi dei governi per respingere gli stranieri non risolvono la crisi migratoria e causano solo nuove ostilità. È nell'interesse di ogni stato adottare politiche migratorie radicate nella realtà, non in preda al panico”. Durante il suo primo discorso a Ginevra, Bachelet critica l’erezione dei muri ai confini tra stati, la separazione delle famiglie di immigrati e l’incitamento all’odio contro i migranti: "Queste politiche non offrono soluzioni a lungo termine a nessuno, solo più ostilità, miseria, sofferenza e caos”.

Bachelet chiede all’Unione europea di “organizzare una operazione umanitaria di ricerca e salvataggio per le persone che attraversano il Mediterraneo, assicurando che venga garantito l'accesso all'asilo e alla protezione dei diritti umani nell'Ue”. L’alto commissario accoglie positivamente la decisione della Commissione Ue di ritenere la Libia un luogo non sicuro, paese in cui i migranti rischiano “di essere uccisi in un quadro di totale illegalità e soffrono privazione della libertà, torture, violenze sessuali, lavoro forzato: è indegno di qualsiasi stato inviare intenzionalmente uomini, donne e bambini ad affrontare tali rischi”.

La replica di Salvini: ‘Non accettiamo lezioni’

La risposta del ministro dell’Interno Matteo Salvini non si è fatta attendere: “L'Italia negli ultimi anni ha accolto 700mila immigrati, molti dei quali clandestini, e non ha mai ricevuto collaborazione dagli altri Paesi europei. Quindi non accettiamo lezioni da nessuno, tantomeno dall’Onu che si conferma prevenuta, inutilmente costosa e disinformata: le forze dell'ordine smentiscono ci sia un allarme razzismo. Prima di fare verifiche sull'Italia, l’Onu indaghi sui propri Stati membri che ignorano diritti elementari come la libertà e la parità tra uomo e donna”.

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