Omofobia, la legge arriva in Aula alla Camera lunedì 3 agosto
Il prossimo 3 agosto il testo del ddl contro l'Omofobia arriverà in Aula. Alessandro Zan, deputato del Partito democratico e relatore del provvedimento ha dichiarato in una nota che "alle due della scorsa notte, dopo ore e ore di ostruzionismo, la Commissione Giustizia della Camera ha terminato l'esame degli emendamenti al ddl contro l'omotransfobia e la misoginia, approvando di fatto il testo". La legge era attesa da quasi 25 anni. La prima proposta di legge su questa materia risale infatti al 1996, ed era stata presentata da Nichi Vendola.
Per il deputato Zan il "testo, è bene sottolinearlo, mantiene tutti i contenuti e tutta l'efficacia di quello unificato presentato alcune settimane fa, segnale di grande coesione della maggioranza attorno a questo provvedimento, nonostante le resistenze fortissime delle opposizioni. Grazie alle colleghe e ai colleghi di maggioranza della commissione che questa notte hanno difeso il testo in modo convinto e risoluto, e anche ad alcuni colleghi dell'opposizione per il contributo costruttivo. Lunedì 3 agosto – ha aggiunto Zan – il testo arriverà finalmente in Aula. Oggi, questa legge di civiltà, attesa da quasi trent'anni, è un po' più vicina".
Fratelli d'Italia e Lega, durante la notte, hanno tentato di portare avanti un duro ostruzionismo al ddl Zan. È quindi servito un ufficio di presidenza per contingentare i tempi, vista anche la mole elevata di emendamenti. Decisione che ha consentito di sbloccare e velocizzare l'iter. Durante l'esame sono state apportate alcune modifiche, che comunque non cambiano l'impianto della legge. Tra queste, all'articolo 5 che istituisce la Giornata nazionale, e all'articolo 8, che disciplina le statistiche sulla discriminazione e sulla violenza.
Esulta anche Laura Boldrini, che ha firmato uno dei 5 ddl confluiti poi nel testo unico della legge: "Stanotte, dopo ore di ostruzionismo, la Commissione ha votato tutti gli emendamenti alla pdl Zan contro omotransfobia e misoginia. Il testo è rimasto intatto nei punti cardine, perché non si può giocare al ribasso sulla pelle delle persone. Ora avanti tutta. Ci aspetta l’aula.
"Questa notte la Commissione Giustizia della Camera ha approvato la proposta di legge contro misoginia e omolesbobitransfobia, superando ore e ore di ostruzionismo da parte della destra. Pochi passaggi ancora, poi da lunedi' si approdera' in Aula. Un testo equilibrato, importante, atteso da un tempo infinito, che riconosce dignita' e protezione e articola politiche per l'eguaglianza e il rispetto", ha detto la senatrice del Pd Monica Cirinnà su Facebook. "Un testo che è il risultato di un lavoro politico molto serio, guidato dal relatore Zan con il sostegno di tutto il Partito democratico, a partire dal Dipartimento Diritti, e delle altre forze di maggioranza. In questo momento mi stringo ad Alessandro Zan e Laura Boldrini, condividendo la loro stanchezza ma anche la loro soddisfazione. Questa è la politica che vale la pena fare: quella che ti tiene sveglio fino a notte fonda, che ha salde radici culturali negli ideali di eguaglianza e libertà sanciti dalla Costituzione. E che non rinuncia a mettere al primo posto le persone, la loro dignità e i loro diritti, senza dimenticare l'importanza del confronto e del dialogo con le ragioni degli altri. Adesso andiamo avanti, con la stessa determinazione che abbiamo avuto finora".
Cosa prevede la legge contro l'omofobia
Il testo della legge modifica gli articoli 604-bis e 604-ter del codice penale, in materia di violenza o discriminazione per motivi di orientamento sessuale o identità di genere. Il provvedimento modifica la legge Mancino del 25 giugno 1993, estendendo agli episodi d'odio fondati sull’omofobia e sulla transfobia i reati già previsti nel codice penale, aggiungendo alla discriminazione "razziale, etnica e religiosa" quella fondata "sul genere e sull'orientamento sessuale o sull'identità di genere". La legge non serve solo a difendere le persone lgbt, ma fornisce anche uno strumento per combattere anche il sessismo e la misoginia. Le donne sono infatti il primo bersaglio di episodi d'odio c'erano proprio le donne.