Oltre 60 mila domande d’asilo in Italia in sei mesi, quali sono i principali Paesi di origine
Nei primi sei mesi di quest'anno nei Paesi dell'Unione europea sono arrivate 519mila richieste d'asilo: sono numeri che non si registravano dal biennio 2015/16. Nei dati pubblicati dall'EUAA, l'Agenzia dell'Unione europea per l'asilo, emerge un trend di ripresa delle domande di protezione internazionale da parte dei migranti nell'insieme dei 27 Paesi membri con l'aggiunta della Norvegia e della Svizzera.
Dal primo di gennaio al 30 di giugno l'Italia ha ricevuto più di 62mila richieste d'asilo, provenienti perlopiù dal Bangladesh (11mila) dall'Egitto (9mila) e dal Pakistan (9mila). Comparando con i dati dell'anno scorso, in tutto il 2022 le domande di protezione erano state 82mila: il che significa che nel 2023 potremmo registrare una quantità di richieste ben più grande.
Da dove arrivano e in quali Stati fanno richiesta
I numeri – che non tengono conto dei rifugiati ucraini – ci raccontano che nel primo semestre del 2023 c'è stato un aumento a livello europeo delle richieste del 28% rispetto allo stesso periodo del 2022. Il maggior numero di domande sono arrivate da: siriani (quasi 67mila), afgani (55mila), colombiani (quasi 38mila), venezuelani (oltre 36mila) e turchi (34mila). Tra i richiedenti asilo c'è anche un gran numero di russi: più di 12mila, che hanno chiesto accoglienza soprattutto in Germania, in Francia e in Spagna.
Il Paese che ha ricevuto più domande d'asilo è stata la Germania con il 30% del totale, vale a dire circa 155mila istanze, quasi il doppio di Spagna (17%) e Francia (16%), subito dopo in classifica.
Sempre più domande dall'Africa Orientale e dall'America Latina
Appaiono subito in risalto i dati delle richieste di protezione internazionale arrivate dagli ivoriani (9mila) e dai guineani (8,5mila): le prime sono più che raddoppiate rispetto all'anno scorso, mentre quelle dei secondi sono aumentate del 60%.
Un altro dato degno di nota è quello delle richieste d'asilo provenienti dal Venezuela e dalla Colombia. Negli ultimi dati il numero è cresciuto esponenzialmente, arrivando alle 70mila domande combinate di quest'anno. Per far capire meglio qual è la tendenza, rispetto al primo semestre del 2022 c'è stato un aumento dei richiedenti venezuelani del 41% e di quelli colombiani del 73%. Questi richiedenti sudamericani, assieme anche ai peruviani (quasi 12mila), fanno praticamente tutti domanda di protezione in Spagna, facilitati dall'assenza di barriere linguistiche.
Quanti sono i richiedenti asilo che ottengono lo status di rifugiato
Ovviamente, non tutte le richieste d'asilo vengono accettate: nei primi sei mesi di quest'anno è stato approvato circa il 41% delle domande analizzate. Infatti, se nel primo semestre del 2023 il tasso di riconoscimento dello status di rifugiato è stato del 95% per i cittadini siriani, per quelli afgani (58%), ivoriani (28%) e marocchini (7%) i numeri sono stati molto più bassi. Per quanto riguarda l'Italia, nello stesso periodo di tempo, le istituzioni italiane hanno analizzato circa 16mila casi, concedendo a più di 5mila lo status di rifugiato e negandolo a tutti i restanti. Tuttavia, la lista di richieste da analizzare è lunga: ci sono poco meno di 120mila di domande ancora da esaminare, ma stando alle previsioni l'elenco potrebbe ancora allungarsi molto entro la fine dell'anno.