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Oliviero Toscani fotografa Luigi Di Maio per Forbes Italia: “Simpatico, ma è un pivello. Si è fatto fregare da Salvini”

Il fotografo Oliviero Toscani racconta dell’incontro che ha avuto con il vicepremier Luigi Di Maio: “Era il 24 luglio, un sabato. Ci siamo visti al Ministero. Ci siamo dati del tu. C’era un quadro di Depero in ufficio e non sapeva neanche chi fosse. Parla bene, è molto più fresco di quelli tristi che c’erano prima. Ovvio che Calenda è più preparato. Di Maio è un pivello”.
A cura di Charlotte Matteini
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Il vicepremier Luigi Di Maio è finito sulla copertina di Forbes Italia, fotografato da Oliviero Toscani. Il ritratto scattato dal celebre fotografo italiano, autore di moltepici campagne pubblicitarie della casa Benetton, è stato concesso in regalo al ministro Di Maio. A pochi giorni dalla sessione fotografica, Oliviero Toscani, in un'intervista concessa al Corriere della Sera, ha parlato a lungo dell'impressione che ha avuto incontrando Luigi Di Maio e raccontato qualche retroscena, evidenziando un proprio giudizio personale sul leader del Movimento 5 Stelle. "Sono un fotografo indipendente che lavora per varie società. Da quando esce Forbes in Italia ho fatto io tutte le copertine ad eccezione di due perché ero via. E per 18 anni non ho lavorato per Benetton. Cosa c'entro con Benetton e cosa c'entro con il ponte di Genova? Adesso sembra che il ponte l'abbia fatto cascare io o Benetton, ma robe da matti", ha dichiarato Toscani al Corriere, ritornando a parlare della polemica scatenatasi nella scorse settimane tra il governo, la famiglia Benetton (proprietaria di Autostrade per l'Italia) e lui stesso.

Raccontando dell'incontro, Toscani ha spiegato: "Era il 24 luglio, un sabato. Ci siamo visti al Ministero. Ci siamo dati del tu. Sono stato con lui due ore, gli ho fatto vedere anche l'ultimo lavoro che ho fatto per i Benetton, quello con i ragazzi nudi. E gli è piaciuto. Mi ha detto: "Interessante". Ecco ho notato che non ha una grande cultura artistica… C'era un quadro di Depero in ufficio e non sapeva neanche chi fosse. Parla bene, è molto più fresco di quelli tristi che c'erano prima. Ovvio che Calenda è più preparato. Di Maio è un pivello. Ma è divertente: è il primo napoletano che si è fatto fregare da un milanese (Matteo Salvini, ndr). Mio padre ha fotografato Mussolini a piazzale Loreto, chissà dove fotograferò io Salvini". 

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