Ok del Parlamento Ue alla nuova Commissione, ma Ursula von der Leyen perde pezzi: i risultati
Con 370 voti a favore, 282 contrari, e 36 astenuti il Parlamento europeo ha approvato la nuova Commissione Ue che sarà guidata per altri cinque anni da Ursula von der Leyen. La squadra di 26 commissari e commissarie ha ricevuto il via libera, seppur con un margine decisamente meno ampio di quello ottenuto a luglio, quando l'Eurocamera aveva dato l'ok al secondo mandato di Von der Leyen.
In quell'occasione la presidente uscente era riuscita a raccogliere, con voto segreto, 401 sì tra i 707 eurodeputati presenti (in totale sono 720). Oggi invece, i votanti sono stati 688.
Per inaugurare ufficialmente il nuovo mandato, la Commissione aveva bisogno della maggioranza semplice dei voti. Il risultato è stato raggiunto, ma non si può certamente parlare di un successo. È la prima volta infatti, che un esecutivo Ue ottiene meno voti rispetto a quelli ricevuti per la presidenza.
Ma non solo, nel confronto con le votazioni precedenti, i 370 sì portati a casa dalla Commissione Ursula bis sono il numero più basso mai registrato. Ad esempio, nel 1999 l'esecutivo guidato da Romano Prodi ottenne 510 voti a favore, quello Juncker (a cui seguì nel 2019 von der Leyen) 423.
Nonostante la maggioranza risicata, la presidente ha detto che oggi è stato "un bel giorno per l'Europa perché il voto mostra la tenuta del centro. Sono molto grata per la fiducia espressa dal Parlamento europeo al nuovo collegio". La Commissione dovrebbe insediarsi ufficialmente il 1° dicembre, come anticipato da von der Leyen. "Radunerò la mia squadra a partire da lunedì. E ci metteremo al lavoro".
Chi ha votato a favore e chi contro la nuova Commissione von der Leyen
Dopo i tentativi di apertura nei confronti dei Conservatori europei (Ecr), che a luglio avevano votato no, von der Leyen ha ottenuto 33 sì dal gruppo di Ecr, ma ha perso 111 voti – tra chi ha votato no e chi si è astenuto – dalla sua maggioranza, composta da popolari, socialisti, liberali e verdi.
Nello specifico, dal Ppe, il gruppo a cui appartiene la presidente della Commissione, 25 eurodeputati hanno votato contro. Principalmente si è trattato della delegazione spagnola, che negli scorsi giorni era entrata in aperta polemica con la scelta di nominare a vicepresidente del collegio Ue la ministra socialista Teresa Ribera, a cui era stato chiesto l'impegno a dimettersi in caso di un suo coinvolgimento nell'inchiesta sulla gestione dell'alluvione a Valencia.
Nel gruppo di S&D i contrari sono stati 25 e gli astenuti 18. Come previsto, i socialisti, che avevano espresso la loro contrarietà all'indicazione di Raffaele Fitto come vicepresidente in quanto esponente della destra di Ecr, si sono presentati divisi. Tra i liberali invece, non ci sono stati contrari. Inoltre, anche se l'esecutivo Ursula è riuscito a guadagnarsi qualche voto dei conservatori, complessivamente la maggioranza dei Conservatori (39 eurodeputati) ha detto no alla nuova squadra Ue.
Come hanno votato gli eurodeputati italiani per la nuova Commissione Ue
In generale, la maggior parte degli europarlamentari italiani, 52 in tutto, ha votato a favore della nuova Commissione Ue, rispetto a 23 contrari. A dare il loro no sono stati, compatti, gli otto eurodeputati della Lega, assieme ai 10 italiani del gruppo di The Left, di cui fanno parte M5s e Sinistra italiana.
Sia Forza Italia che Fratelli d'Italia, invece, che in Ue siedono rispettivamente nei gruppi dei Popolari e dei Conservatori, hanno dato il loro sì.
Tra i Verdi, hanno dato votato contro gli italiani Leoluca Orlando, Benedetta Scuderi e Ignazio Marino, di Alleanza Verdi-Sinistra. I dem invece, hanno votato a favore, ad eccezione di Cecilia Strada e Marco Tarquinio che si sono schierati contro il nuovo governo Ue.