Ok dalle Regioni alle nuove linee guida per il ritorno a scuola a settembre
Le Regioni ed Enti Locali hanno appena dato il via libera alle nuove linee guida per il rientro a scuola da settembre. La conferenza Stato-Regioni, che aveva il compito di esaminarle, si è appena conclusa. Nei giorni scorsi la ministra Lucia Azzolina ha dovuto fare i conti con le critiche e le preoccupazioni di docenti e presidi, preoccupati perché le nuove regole sarebbero fumose, e perché la scuola italiana necessiterebbe di assumere nuovo personale, per poter evitare classi sovraffollate. La ministra ha così chiesto delle risorse aggiuntive. Durante il Consiglio dei ministri ha chiesto un miliardo in più da destinare a nuove assunzioni e per reperire nuovi spazi. Da parte della maggioranza dei ministri c'è stata un'apertura.
Le novità delle linee guida per la scuola
Nella bozza del documento sulle linee guida da adottare per la riapertura della scuola a settembre, è stato inserito un esplicito riferimento al distanziamento fisico che richiama le raccomandazioni del Comitato Tecnico Scientifico. A questo proposito viene riportata l'indicazione letterale del verbale della riunione del Cts che si è svolta il 22 giugno 2020.
"Il distanziamento fisico, inteso come un metro fra le rime buccali (le bocche – ndr) degli alunni, rimane un punto di primaria importanza nelle azioni di prevenzione", si legge nella bozza.
E ancora viene specificato che, "rimane la possibilità da parte del Cts di valutare a ridosso della ripresa scolastica la necessità dell'obbligo di mascherina anche per gli studenti (soprattutto della scuola primaria), per tutta la durata della permanenza a scuola e nei diversi organi e gradi".
La nuova bozza prevede anche l'istituzione di "Conferenze dei servizi, su iniziativa dell'Ente Locale competente, con il coinvolgimento dei dirigenti scolastici, finalizzate ad analizzare le criticità delle istituzioni scolastiche che insistono sul territorio di riferimento delle conferenze".
"Lo scopo – si legge nella bozza – sarà quello di raccogliere le istanze provenienti dalle scuole con particolare riferimento a spazi, arredi, edilizia al fine di individuare modalità, interventi e soluzioni che tengano conto delle risorse disponibili sul territorio in risposta ai bisogni espressi"