Manifestazione Cgil a Roma contro governo Meloni, Landini: “Siamo la piazza di chi paga le tasse”
Oggi, 7 ottobre 2023, si svolge a Roma la manifestazione indetta dalla Cgil: parteciperanno oltre 100 associazioni, sotto lo slogan "La via maestra. Insieme per la Costituzione". Due cortei diversi sono partiti attorno alle 13.30 da piazza della Repubblica e da piazzale dei Partigiani, per poi convergere in piazza San Giovanni, dove si terranno una serie di interventi dal palco. Tra i temi posti ci saranno la precarietà del lavoro, il contrasto alla povertà, l'aumento dei fondi per scuola e sanità, la tutela dell'ambiente: molti di questi rientrano tra le richieste di sindacati e opposizioni per la prossima legge di bilancio del governo Meloni. A chiudere, attorno alle 17, sarà il segretario della Cgil Maurizio Landini.
Iniziando alla testa del corteo, Landini ha commentato: "Vogliamo mandare un messaggio chiaro: prima che vengano prese delle decisioni, ascoltateci e indichiamo delle soluzioni. Noi non siamo qui per protestare, noi siamo qui per indicare la via maestra, il futuro di questo Paese e chiediamo che chi lo tiene in piedi, cioè le persone che lavorano, sia ascoltato". La stima degli organizzatori è che ci siano quasi 100mila persone, mentre la Questura ha parlato di circa 25mila partecipanti.
Schlein: "Pd continuerà a battersi con chi lotta per sanità e salari"
Prendono parte all'iniziativa diverse forze politiche: il Pd è rappresentato anche da Elly Schlein, che unendosi al corteo ha cantato Bella ciao. Schlein ha affermato questa mattina: "Saremo convintamente in piazza al fianco della Cgil e di tutte quelle persone che sono stanche di vedere il sistema sanitario pubblico messo a repentaglio dai tagli del governo di Giorgia Meloni". Arrivando in piazza San Giovanni, la segretaria dem ha dichiarato ai cronisti: "È una giornata di partecipazione straordinaria. C'è un'Italia che si batte per i salari, per le politiche industriali che mancano a questo Paese, per la sanità pubblica. Noi come Pd ci siamo e continueremo a batterci".
Landini: "Non si può essere poveri lavorando, serve salario minimo"
L'intervento del segretario generale ha chiuso la manifestazione. Landini ha richiamato lo slogan della protesta, con il richiamo alla Costituzione: "L'abbiamo difesa quando la voleva cambiare Berlusconi e quando la voleva cambiare Renzi, queste cose non iniziamo a dirle oggi perché c'è questo governo". Poi ha ribadito: "Chi produce la ricchezza di un Paese è chi lavora, e la ricchezza prodotta deve tornare a chi lavora. Non si può essere poveri lavorando".
L'iniziativa di oggi, ha detto Landini non è di una parte: "Non è la piazza della sinistra o dell'opposizione, come dicono alcuni, è la piazza di chi vuole cambiare questo Paese. La piazza di chi paga le tasse e tiene in piedi il Paese". Poi è passato al tema della guerra in Ucraina: "A 18 mesi dall'inizio del conflitto, sono più di 500mila i morti e un terzo del Paese è distrutto. La guerra ha messo in moto la speculazione, l'inflazione, la corsa dei prezzi. Già un anno fa dicevamo che bisogna combattere contro la guerra, perché i rischi erano quelli che vediamo oggi".
Il segretario ha anche condannato l'attacco di Hamas a Israele: "Così come abbiamo condannato la guerra voluta in Ucraina da Putin, dobbiamo con forza condannare l'attacco di Hamas in Israele avvenuto oggi. Perché la guerra porta solo guerra, e a pagare sono i cittadini innocenti. Difendere l'autodeterminazione dei popoli, come quello palestinese, significa insistere sulla pace".
I temi più importanti sono pensioni, difesa del reddito e salario, ha detto Landini. Perciò ha parlato di salario minimo: "È indispensabile ormai. Paghe da 5 o 6 euro l'ora sono inaccettabili. Il governo, anziché assumersi la responsabilità di convocare le parti sociali e dire cosa vuole fare, ha subappaltato il suo ruolo al Cnel. E nella composizione del Cnel guarda caso il governo ha messo sindacati che non rappresentano nessuno e firmano i contratti pirata. Ora gli studiosi del Cnel dicono che non serve un salario minimo e neanche una legge sulla rappresentanza. Questo è un attacco alla libertà dei lavoratori".
"Chi è venuto prima di me si è lottato perché io avessi dei diritti, e io oggi non riesco a passarli a chi viene dopo. Questo è un problema. Sento una responsabilità soprattutto verso i giovani. Quello che abbiamo creato oggi è solidarietà, ed è fondamentale. Dobbiamo impegnarci tutti, io posso dirlo per la Cgil: non ci fermeremo, finché i nostri obiettivi non saranno raggiunti", ha concluso Landini.
M5s senza Conte, Calenda non partecipa: "Manifestazione piena di contraddizioni"
Per il Movimento 5 stelle invece non c'è Giuseppe Conte, in viaggio a Foggia per elezioni comunali di domani, ma una delegazione di parlamentari. Conte ha dichiarato: "Il Movimento è presente alla manifestazione con una importante delegazione, io sono qui a constatare e ribadire le difficoltà degli italiani, non solo le fasce più fragili ma anche il ceto medio. Questo governo non se ne rende conto e fa delle misure di bilancio che non danno nessuna prospettiva di crescita". Sfilano nel corteo anche Angelo Bonelli di Europa Verde e Nicola Fratoianni di Sinistra italiana.
Hanno annunciato la loro assenza Italia viva, +Europa e Azione. In particolare, Carlo Calenda ha diffuso un lungo messaggio in cui spiega il perché della scelta di non partecipare: ha parlato di "contraddizioni" e "settarismo", dicendo che alla manifestazione i partecipanti "elencheranno problemi ed eviteranno soluzioni", e parleranno di "una piattaforma politica populista e irrealizzabile erede di quella dei 5S". Poi ha attaccato: "Spiegheranno che la Costituzione è solo loro. Solo della sinistra. Come la Resistenza. Come Bella Ciao. Come l’ideale di libertà. E così facendo tradiranno lo spirito della Costituzione e della Resistenza".
Anche associazioni di studenti come Udu (Unione degli universitari) hanno preso parte alla protesta: "Pianteremo simbolicamente alcune tende ed esporremo dei libri, per denunciare il caro-affitti e il caro-libri", ha fatto sapere l'Udu. "Abbiamo aderito convintamente alla manifestazione e chiediamo che si applichi finalmente l'articolo 34 della Costituzione, garantendo il diritto all'istruzione anche agli studenti più bisognosi tramite finanziamenti adeguati in borse di studio e residenze pubbliche".