Oggi l’incontro tra governo e Cts sulle riaperture: cosa cambia dal 26 aprile
Questo pomeriggio il governo incontrerà gli esperti del Comitato tecnico scientifico per un parere sull'allentamento delle misure restrittive e sulle riaperture programmate a partire dal 26 aprile. Seguirà poi un confronto con le Regioni e, mercoledì o giovedì, il Consiglio dei ministri dovrà mettere mano al decreto. Nel frattempo, in questi giorni, non si placano pressioni e proteste: il centrodestra spinge perché si riaprano prima i ristoranti anche al chiuso e chiede di eliminare il coprifuoco, mentre i governatori insistono perché sia rivista la scelta di riportare tutti gli studenti in classe da lunedì prossimo, senza prima aver modificato il piano per i trasporti.
Il governo però, come annunciato dal presidente del Consiglio Mario Draghi e dal ministro della Salute Roberto Speranza in conferenza stampa, ha già programmato un calendario di riaperture. Road map che vede nel 26 aprile, lunedì prossimo, la data in cui potranno ripartire diverse attività.
Cosa cambia dal 26 aprile
Dal 26 aprile tornerà la zona gialla. Già 11 Regioni puntano a questa fascia, ma bisognerà comunque attendere il nuovo monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità. In questa zona, comunque, potranno riaprire bar e ristoranti sia a pranzo che a cena, ma solo quelli che dispongono di tavoli all'aperto. Sempre a partire dal 26 aprile, inoltre, in zona gialla e arancione, torneranno in classe gli studenti di ogni ordine e grado, in modo da concludere l'anno scolastico in presenza. Sempre dal 26 aprile, con il ripristino della zona gialla, ci si potrà di nuovo spostare liberamente tra le Regioni. Ci si potrà muovere anche tra quelle in zona rossa e arancione, ma servirà un apposito Pass allo studio del governo.
Quali sono le prime attività a riaprire
Oltre a scuole, bar e ristoranti, dal 26 aprile si potrà di nuovo praticare sport all'aperto: oltre a quelli individuali già permessi si potrà giocare anche a basket e calcetto. Riapriranno inoltre cinema e teatri, nel rispetto della capienza ridotta e delle altre misure anti-contagio tra cui ingressi contingentati, distanze di sicurezza e obbligo di mascherina. Regole che, in generale, resteranno in vigore così come il coprifuoco: su questo punto il centrodestra spinge perché venga almeno posticipato a mezzanotte, in modo da permettere alla ristorazione di lavorare a pieno la sera.
Il calendario della ripartenza
Dal 1° maggio, poi, si potrà iniziare a riaprire agli eventi sportivi negli stadi. Dal 15 maggio toccherà invece alle piscine all'aperto, mentre dal 1° giugno sarà il turno delle palestre. Data per cui è prevista anche la riapertura dei ristoranti al chiuso, ma solo a pranzo e con almeno due metri di distanza tra un tavolo e l'altro. L'ultima data nella road map del governo è quella del 1° luglio, in cui potrebbero ricevere il via libera fiere e convegni.