Finisce il mercato tutelato del gas, come cambia la bolletta e cosa bisogna fare
Dal 10 gennaio 2024, arriva al termine il mercato tutelato del gas, ovvero quel sistema per cui 6,1 milioni di utenti, inclusi 44mila condomìni, avevano una bolletta del gas con prezzi controllati, stabiliti da Arera (l'Agenzia nazionale che si occupa di energia). Se non si è certi del proprio regime, basta controllare la bolletta: sulla prima pagina ci deve essere scritto "servizio di tutela", e non "mercato libero".
Negli scorsi mesi, chi si trovava nel mercato tutelato dovrebbe già aver ricevuto una lettera dal proprio fornitore insieme alla bolletta, per spiegare la situazione. Per queste famiglie, con l'eccezione dei ‘vulnerabili‘, scatterà il passaggio al mercato libero. Non c'è il rischio di restare senza riscaldamento o gas per cucinare, ma ci sono dei passaggi da seguire se si vuole scegliere un'offerta sul mercato libero. Ecco cosa fare.
Cosa deve fare chi è appena passato al mercato libero
Per chi non è nella categoria dei vulnerabili, è possibile scegliere un'offerta sul mercato libero, che sia del proprio fornitore attuale o di un altro. Arera mette a disposizione il Portale offerte pubblico e indipendente, per confrontare le tariffe e scegliere la più conveniente. Se invece non si è scelto nessun nuovo contratto, si rientrerà nell'offerta Placet. Questo significa che si resterà con il proprio fornitore attuale, e le condizioni economiche e contrattuali saranno ancora stabilite dall'Arera, ma una componente fissa annuale sarà decisa dal fornitore.
Ogni offerta Placet ha un codice, e l'Arera li ha pubblicati tutti sul suo sito. Inserendoli nel Portale offerte, è possibile confrontare le condizioni della propria offerta con le altre presenti sul mercato. La componente fissa decisa dal venditore, secondo le stime di Arera, andrà da circa 60 euro a circa 240 euro per un anno.
Chi sono i vulnerabili e che servizio avranno
La situazione è diversa per i vulnerabili. Si parla di over 75, di chi prende il bonus sociale gas, delle persone con disabilità e di quelle che vivono in abitazioni di emergenza dopo una calamità naturale. Anche queste persone sono ovviamente libere di scegliere un operatore del mercato libero, ma se non l'hanno fatto per loro scatterà il Servizio di tutela della vulnerabilità. In sostanza, resteranno le condizioni fissate dall'Arera.
Per chi è in una condizioni di vulnerabilità ma crede che il suo fornitore non lo sappia, è possibile compilare una autocertificazione – il modulo è fornito da Arera – per comunicarlo. Per chi ha più di 75 anni o riceve il bonus sociale gas non dovrebbero esserci problemi, dato che le compagnie che forniscono il gas sono in possesso di queste informazioni. La stessa cosa vale per chi è in una condizione di vulnerabilità e attualmente si trova sul mercato libero del gas: se desidera passare al Servizio di tutela, può compilare il modulo e inviarlo al proprio fornitore.