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Ocean Viking salva altri 16 migranti nel Mediterraneo: a bordo della nave ci sono ora 180 persone

La nave umanitaria Ocean Viking ha soccorso nella notte 16 migranti nel Mediterraneo: salgono a 180 le persone che si trovano al momento a bordo. Nei giorni scorsi un uomo era stato evacuato dalla nave per ragioni sanitarie, venendo trasferito in acque internazionali a bordo di una motovedetta della guardia costiera italiana. Anche gli altri “hanno bisogno di sbarcare con urgenza”, ha scritto la Ong.
A cura di Annalisa Girardi
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Questa notte la nave umanitaria Ocean Viking, della Ong Sos Mediterranee, ha salvato 16 migranti a circa 40 miglia nautiche a sud di Lampedusa, dietro istruzioni delCentro di coordinamento di salvataggio maltese. Le persone si trovavano in pericolo a bordo di una barca in vetroresina. La notizia è stata diffusa dall'organizzazione attraverso i canali social: gli attivisti hanno anche pubblicato delle foto in cui si vedono le persone a bordo dell'imbarcazione, nel pieno della notte, e i successivi momenti del soccorso. Al momento, a bordo della Ocean Viking si trovano quindi 180 persone: i 16 migranti soccorsi questa notte si sommano infatti ai 164 dei giorni precedenti.

Appena ieri la nave umanitaria aveva comunicato di aver soccorso altre 47 persone, che a bordo di un'imbarcazione in legno navigavano a sud di Lampedusa, in zona Sar maltese. "Secondo le prime testimonianze, i sopravvissuti si trovavano in mare da 4 o 5 giorni. Erano tutti molto disidratati. Ora ci sono 164 sopravvissuti a bordo", ha scritto la Ong su Twitter. Due giorni fa, invece, un uomo è stato evacuato dalla nave per motivi medici. Il migrante è stato trasferito a bordo di una nave della Guardia costiera italiana in acque internazionali, a largo di Lampedusa.

Ieri la ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese, in audizione al comitato Schengen, ha annunciato che l'Italia ha preparato un protocollo operativo contenente anche regole precise per Ong che effettuano soccorsi in mare, che è stato poi inviato alla Commissione europea: "Abbiamo fornito idee e proposte con l’obiettivo di superare il principio di responsabilità del Paese di primo approdo e promuovere regole per gli Stati bandiera cui dovrebbero attenersi le navi private", ha detto la titolare del Viminale. Spiegando anche che, nonostante l'emergenza coronavirus abbia di fatto bloccato le operazioni di ricollocamento dei migranti nei Paesi Ue, l'accordo di Malta sta funzionando: inoltre, dall'inizio della fase due "sono riprese le attività preparatorie dei ricollocamenti".

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