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Ocean Viking attende un porto e chiede una soluzione Ue. Salvini: “Sindaci leghisti pronti a dire no”

Da più di una settimana la nave umanitaria Ocean Viking attende un porto sicuro dove sbarcare 104 migranti salvati al largo delle coste libiche. Sos Mediterranee, l’Ong che insieme a Medici senza frontiere gestisce la nave, ha lanciato un appello su Twitter per chiedere una risoluzione europea. Matteo Salvini protesta: “I sindaci e i governatori della Lega sono pronti a dire no all’arrivo di clandestini”.
A cura di Francesco Di Blasi
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Da una settimana più di cento persone sono in mare e attendono di scendere a terra. Si tratta dei 104 migranti soccorsi in mare al largo delle coste libiche dalla Ocean Viking lo scorso 17 ottobre a cui non è stato ancora assegnato un porto sicuro. Oggi Sos Mediterranee, l'Ong che insieme a Medici senza frontiere gestisce la nave, ha lanciato un appello su Twitter auspicando che una soluzione tra gli stati Ue venga trovata al più presto:

Ocean Viking, le dichiarazioni di Matteo Salvini

Il leader della Lega, Matteo Salvini, in merito all'appello della Ocean Viking ha dichiarato: "Questa nave è pronta a scaricare in Italia 104 immigrati, per poi tornare al largo della Libia e raccogliere altri clandestini da portare sempre e solo nel nostro paese. Le Ong straniere ordinano e il nostro governo obbedisce. Conte, Renzi e Di Maio – ha aggiunto Salvini – sono complici o incapaci? ". E poi ha concluso: "I sindaci e i governatori della Lega sono pronti a dire no all'arrivo di clandestini".

La vicenda della Ocean Viking

La nave umanitaria, dopo aver soccorso i migranti che si trovavano su un barcone in difficoltà, aveva chiesto un porto sicuro: "La Ocean Viking ha lasciato la zona di ricerca e soccorso libica e ha richiesto un luogo sicuro ai Maritime Rescue Coordination Centre (Mrcc) Italiano e Maltese, chiedendo loro di coordinarsi in quanto MRCC con maggiore capacità di assistenza per facilitare lo sbarco il prima possibile" aveva scritto l'Ong Sos Mediterranee. Sulla nave, aveva fatto sapere l'organizzazione umanitaria, tra le 104 persone ci sono due donne incinte e quaranta minori, dei quali 30 non accompagnati.

La scorsa settimana la nave aveva salvato altre 176 persone che erano successivamente sbarcate in Italia, nel porto di Taranto. In quest'ultima occasione non erano mancate le proteste di alcuni deputati leghisti che avevano assistito allo sbarco: "Molti cittadini ci hanno chiesto di venire a vedere cosa succede, lo faremo ogniqualvolta una nave sbarcherà sulla nostra terra, perché la Puglia non può essere il campo profughi di tutta l’Italia e l’Italia non può essere il campo profughi di tutta Europa" aveva detto l'onorevole Rossano Sasso, a guida della delegazione.

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