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Ocean Viking ancora senza porto, Meloni non cede: “Sulle ong ci sono migranti non naufraghi”

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni non si scompone dopo le parole della Francia, che chiede all’Italia di assumersi le proprie responsabilità sui migranti. La premier giudica poi “bizzarra” la decisione dei sanitari, che hanno stabilito ieri sera lo sbarco di tutti i migranti al porto di Catania.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Sui giornali ho letto stamattina titoli surreali, distanti dalla realtà. Ad esempio non è dipesa dal governo la decisione dell'autorità sanitaria di far sbarcare tutti i migranti presenti sulle navi ong, dichiarandoli fragili sulla base di possibili rischi di problemi psicologici. Scelta, quella dell'autorità sanitaria, che abbiamo trovato bizzarra", ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando all'assemblea dei parlamentari Fdi.

"Siamo – ha aggiunto – solo all'inizio del lavoro e c'è ancora molto da fare, anche per contrastare decenni di propaganda immigrazionista che si è sedimentata ad ogni livello e che sovrapporre il piano della protezione ai profughi con il controllo dei flussi migratori. Piani diversi che non vanno mescolati".

A bordo delle navi delle Ong, ha proseguito, "non ci sono naufraghi ma migranti: le persone sono salite a bordo in acque internazionali trasbordando da altre unità navali di collegamento e la nave che li ha presi in carico è attrezzata ed equipaggiata per ospitarli e provvedere a tutte le loro esigenze di accoglienza. Giuridicamente, dunque, non parliamo di ‘naufraghi', qualifica che ricorrere invece in regime di SAR".

Sulla nave Oceank Viking, che ha a bordo 234 migranti, potrebbe aprirsi un braccio di ferro tra Roma e Parigi. La nave di Sos Mediterranee ha costeggiato la Sicilia per fare rotta verso la Francia, visto che le autorità francesi in un primo momento sembravano aver messo a disposizione i propri porti. Poi c'è stato un passo indietro, anche se il sindaco di Marsiglia, Benoit Payan, ha confermato che la propria città è pronta ad accogliere i profughi della ong, specificando che il porto è "in grado" di accogliere la nave.

Payan ha tuttavia ricordato che questa decisione spetta al governo centrale di Parigi: "Mi sono rivolto al governo francese dicendo che sarebbe un onore per Marsiglia, nonché un onore per la Francia accogliere l'Ocean Viking qui in Francia", ha dichiarato alla stampa il primo cittadino.

Dal canto suo il governo di Parigi, attraverso il portavoce Olivier Véran,  ha bacchettato l'Italia, chiedendo a Roma di "svolgere il suo ruolo e rispettare i suoi impegni europei". Invitato su France Info, Véran ha ricordato che "questa nave si trova attualmente nelle acque territoriali italiane". Tuttavia, ha proseguito, "ci sono chiare regole europee accettate dagli italiani che sono, di fatto, i primi beneficiari di un meccanismo europeo di solidarietà finanziaria". Il portavoce del governo francese ha dunque condannato "l'attuale atteggiamento del governo italiano" e il suo "rifiuto di far attraccare questa nave". "È inaccettabile", ha sottolineato.

Il governo Meloni però non intende cedere: "Non torneremo indietro, l'Italia non è il terminale dell'immigrazione di tutto il nord Africa e la linea che abbiamo scelto è quella. L'Italia ha difeso i propri confini come fanno tutti i Paesi europei e fa entrare chi ha diritto di entrare o chi ha la protezione umanitaria. L'Italia non può accogliere da sola tutti i migranti che partono. Oltretutto va ricordato che chi sale su una nave battente bandiera tedesca o francese o islandese in quel momento entra in quello Stato, quindi quei Paesi dovrebbero farsi carico anche delle conseguenze delle azioni messe in campo", ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani ai cronisti che, fuori da Montecitorio, gli chiedevano un commento alle dichiarazioni dell'Eliseo sul comportamento dell'esecutivo italiano nella gestione delle navi cariche di migranti.

Rispetto agli altri migranti fatti sbarcare a Catania e al presunto schiaffo dato dall'Europa all'Italia, Ciriani ha aggiunto: "Non c'è stato nessun schiaffo secondo me, l'Italia ha la sua linea ed è quella scelta in campagna elettorale cioè la difesa dei confini e continueremo su questa strada. Gli altri Paesi non possono pensare che si accetti che tutte le persone raccolte in mezzo al mare possano finire in Italia, questo è semplicemente impossibile dal punto di vista tecnico e sociale".

I medici rispondono a Meloni

"La presidente del Consiglio reputa ‘bizzarra' la decisione dei medici di far sbarcare tutti i migranti dalle navi Ong? Lasciamo fare le diagnosi a chi ha le competenze, la politica faccia il suo mestiere". Lo dice a LaPresse Filippo Anelli, Presidente Ordine Nazionale dei Medici, replicando alle parole della premier. "Un medico agisce in scienza e coscienza – aggiunge – quindi da parte mia c'è piena fiducia nell'operato dei sanitari".

"Esiste l'autonomia professionale del medico, che non può essere intaccata da altri fattori. Ed il medico sceglie sempre in scienza e coscienza e ne risponde anche alla giustizia ordinistica", ha detto Pierino Di Silverio, segretario dell'Anaao Assomed, il principale sindacato dei medici ospedalieri. "Non bisogna trattare la sanità con un atteggiamento ideologico e politico ma solo scientifico", ha aggiunto.

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