Occupy The Streets, Occupy The World: i Draghi Ribelli tornano in strada in tutta Italia

Sono tornati in piazza i Draghi Ribelli, dopo gli scontri del 15 ottobre a Roma, nelle principali città italiane. A Roma, un centinaio tra frequentatori dei centri sociali e indignati si sono radunati nei pressi del ministero dell'Economia per un corteo di protesta contro la crisi economica globale e la possibilità di un governo guidato dall'economista Mario Monti. Studenti in piazza anche a Napoli e Milano, dove si sono registrati lanci di uova contro le banche e scontri con la polizia. 11/11/11: giorno simbolico e grande chiamata alla prossima manifestazione nazionale del 17 novembre.

“L'Italia è una Repubblica fondata sullo spread” si legge su uno dei manifesti portati in piazza dagli occupanti del Teatro Valle di Roma – che si sono uniti ai Draghi Ribelli in un corteo che viola l'ordinanza emanata dal sindaco Alemanno all'indomani degli scontri di piazza San Giovanni. La polizia ha identificato alcuni manifestanti e tre sarebbero stati posti in stato di fermo: "Nonostante ci sia un Paese in mutande noi non possiamo manifestare – denunciano i manifestanti – Ci negano anche uno spazio democratico di confronto. Siamo qui per festeggiare Berlusconi che va via ma anche per dire che non ci fidiamo del nuovo governo”. Dopo un'assemblea in via XX settembre, gli indignati romani si sono diretti in via Flavia trasporando un lungo drappo rosso – simbolo di un lunghissimo drago. Il corteo non autorizzato è stato bloccato dalle forze dell'ordine di assetto anti-sommossa e si è trasformato in un sit-in di protesta.

Il sinadaco di Roma, Gianni Alemanno, incita l'intervento della polizia: “Duecento studenti non possono bloccare Roma. La polizia deve intervenire con la massima determinazione perché questa è la strada per il caos generalizzato”. I promotori dell'iniziativa saranno denunciati per il reato di manifestazione non preavvisata.

A Milano, una delegazione di indignados si è scagliata contro le sedi cittadine di alcune banche. “People of Europe rise up” incita uno striscione in testa al corteo che ha bloccato il centro della città. Un flashmob improvvisato all'interno a una sede Unicredit è stato l'apripista per tafferugli con le forze dell'ordine, intervenute dopo il lancio di uova e pomodori. Cariche della polizia hanno contenuto il corteo all'interno del percorso autorizzato.

Cortei anche a Genova e Bologna, dove un corteo di 300 indignati e studenti ha occupato via Zamboni. A Firenze, 200 persone si sono accampate in piazza Santissima Annunziata. A Fiesole, il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy è stato duramente contestato durante la sua visita all'Istituto Universitario Europeo da alcuni studenti universitari.

Protesta violenta a Napoli, con lancio di uova durante un corteo di studenti, precari e disoccupati Bros davanti alla sede della Banca d'Italia. “Siamo stanchi di pagare il conto delle politiche di austerità della Bce” si legge sui cartelli di Occupy Napoli, la movimentazione degli indignati sulla scia di Occupy Wall Street.