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Obbligo vaccino, FFP2 al chiuso e corsa alla terza dose: le proposte Gimbe contro la quarta ondata

Obbligo vaccinale, riduzione della durata del Green Pass e dell’intervallo tra seconda e terza dose, FFP2 al chiuso e smart working: sono le proposte contenute nel monitoraggio settimanale dell’epidemia a opera della fondazione Gimbe per fermare la quarta ondata di contagi e la diffusione di Omicron.
A cura di Annalisa Girardi
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Aumentano ancora i nuovi casi di coronavirus in Italia. Crescono anche le i vaccini somministrati al giorno, ma ci sono ancora oltre 9 milioni di persone da immunizzare e le scorte presto potrebbero iniziare a scarseggiare. Lo afferma nel suo monitoraggio la fondazione Gimbe, che lancia poi un appello direttamente al governo per chiedere misure restrittive tempestive per contenere la quarta ondata.

Iniziamo dai dati: nella settimana tra il 15 e il 21 dicembre, rispetto al precedente periodo preso in esame, aumentano ancora i contagi Covid nel nostro Paese. E, di conseguenza, salgono anche ricoveri e decessi.

  • Decessi: 882 (+33%), di cui 45 riferiti a periodi precedenti
  • Terapia intensiva: +149 (+17,3%)
  • Ricoverati con sintomi: +1.218 (+17%)
  • Isolamento domiciliare: +85.383 (+29,5%)
  • Nuovi casi: 177.257 (+42,3%)
  • Casi attualmente positivi: +86.750 (+29,2%)
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"Da oltre due mesi si assiste ad un aumento dei nuovi casi, che nelle ultime due settimane ha subìto una forte accelerazione. La media mobile a 7 giorni dei nuovi casi è passata da 15.521 dell’8 dicembre a 25.322 il 21 dicembre (+63,2%), un’impennata favorita anche dalla rapida e progressiva diffusione della variante Omicron nel nostro Paese, ampiamente sottostimata da un sequenziamento insufficiente", commenta il presidente della fondazione, Nino Cartabellotta.

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L'aumento dei nuovi casi riguarda tutto il territorio nazionale: ad eccezione della Provincia autonoma di Bolzano, in tutte le Regioni (con alcune differenze) sono cresciuti i contagi.

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La situazione negli ospedali

Per quanto riguarda la situazione degli ospedali, la responsabile di ricerca sui servizi sanitari a Gimbe, Renata Gili, sottolinea che stanno aumentando i posti letto occupati da pazienti Covid sia in area medica (+17%) che in terapia intensiva (+17,3%).

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Marco Mosti, direttore operativo alla fondazione, aggiunge: "Sul fronte delle terapie intensive preoccupa l’incremento degli ingressi giornalieri: la media mobile a 7 giorni sale a 85 ingressi/die rispetto ai 70 della settimana precedente".

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Come sta andando la campagna vaccinale

Per quanto riguarda la campagna vaccinale risultano finora consegnate 110.723.050 dosi, di cui 1.548.000 dosi di vaccino Pfizer pediatrico. "Con la consegna di 2,9 milioni di dosi non pediatriche negli ultimi sette giorni e l’attuale ritmo delle somministrazioni, calano le scorte di vaccini a mRNA per gli over 12 che si attestano a quota 2,68 milioni", precisa Mosti. Invece, per quanto riguarda le somministrazioni, 47.994.929 persone (l'81% della popolazione vaccinabile) ha ricevuto almeno una dose. Il 77,9% ha completato il ciclo vaccinale.

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Nell'ultima settimana stanno aumentano le somministrazioni giornaliere e stanno crescendo sia le terze dosi che i nuovi vaccinati. In generale i target fissati dalla struttura commissariale, guidata dal generale Francesco Figliuolo, sono stati superati.

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Tuttavia, nonostante questi numeri, considerando la platea di aventi diritto alla terza dose entro fine anno, i target attuali rimangono comunque insufficienti per raggiungere 17 milioni di persone con la somministrazione booster.

È comunque una buona notizia il fatto che aumentino i nuovi vaccinati, anche se le persone completamente scoperte sono ancora 9,67 milioni: di queste risaltano i 3,55 milioni nella fascia tra i 5 e gli 11 anni, per cui però si sono aperte da poco le somministrazioni, e continuano a preoccupare i 2,37 milioni di over 50, categoria più a rischio, non vaccinati.

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Le evidenze scientifiche sulla terza dose

Il fatto che la dose booster sia necessaria è ormai ampiamente documentato dalle evidenze scientifiche. I dati dell'Istituto superiore di sanità comunicano una riduzione dell'efficacia dopo 150 giorni dal ciclo vaccinale primario: dal 73,4% al 35,8% per quanto riguarda l'infezione (dopo il richiamo torna al 75,5%) e dal 92,7% all'82,6% per la malattia grave (dopo il richiamo torna al 93,4%).

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Le terze dosi finora somministrate sono 15.866.554: il 51,2% della popolazione ha ricevuto la terza dose, anche se ci sono diverse differenze regionali.

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Le raccomandazioni di Gimbe al governo

"L’impennata della curva dei contagi, la lenta e progressiva congestione degli ospedali, l’incertezza sulla reale prevalenza della variante Omicron nel nostro Paese, i dati preliminari sulla sua maggiore contagiosità e le incognite sulla protezione vaccinale aprono scenari che impongono scelte
politiche tempestive e rigorose, perché i vaccini da soli potrebbero non essere sufficienti a contrastare l’avanzata della variante, come già ribadito dall’ECDC e dall’OMS
", afferma Cartabellotta.

La fondazione Gimbe ha quindi elaborato una serie di proposte che il governo dovrebbe adottare per far fronte alla situazione. In primis, in tema vaccini, si chiede di introdurre immediatamente l'obbligo vaccinale per tutti i lavoratori a contatto con il pubblico, e a tendere per la popolazione generale. Si chiede di accelerare sulle terze dosi e sui vaccini ai bambini, riducendo anche l'intervallo di tempo tra seconda e terza dose a 3 o 4 mesi. In questo senso si dovrebbe poi allineare la validità del Green Pass rafforzato (che secondo Gimbe va anche esteso ai luoghi dove al momento non è richiesto, come centri commerciali e luoghi di culto).

Si propone poi di istituire l'obbligo di mascherina FFP2 nei luoghi pubblici al chiuso, come possono essere ad esempio i mezzi di trasporto. La fondazione suggerisce inoltre di ridurre la capienza massima di luoghi come stadi, discoteche, cinema e teatri, di vietare i grandi eventi pubblici durante le festività e infine, di incentivare lo smart working. 

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