video suggerito
video suggerito
Covid 19

Obbligo vaccinale da domani: ecco a chi tocca

Da domani, 15 dicembre, scatta l’obbligo vaccinale per alcune categorie: personale della scuola, comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico, personale dei servizi segreti, polizia locale e penitenziaria.
A cura di Annalisa Cangemi
103 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Da domani, 15 dicembre, secondo il decreto dello scorso 26 novembre che ha introdotto il Super green pass, scatta l'obbligo vaccinale per alcune categorie. In pratica da domani l'obbligo vaccinale già previsto per personale sanitario e delle RSA, è stato esteso al personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico, ai lavoratori della polizia locale e penitenziaria, della giustizia minorile e di comunità, agli agenti dei servizi segreti, al personale scolastico (docenti, personale amministrativo della scuola e dirigenti scolastici), al personale amministrativo della sanità. Per tutti questi lavoratori la vaccinazione contro il Covid diventa quindi un requisito essenziale per lo svolgimento delle attività lavorative.

Nel testo del provvedimento si legge che il vaccino diventa obbligatorio per il "personale scolastico del sistema nazionale di istruzione, delle scuole non paritarie, dei servizi educativi per l'infanzia di cui all'articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, dei centri provinciali per l'istruzione degli adulti, dei sistemi regionali di istruzione e formazione professionale e dei sistemi regionali che realizzano i percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore".

L'obbligo vaccinale da domani è previsto quindi per il "personale del comparto della sicurezza, difesa e soccorso pubblico, della polizia locale, nonché degli organismi di cui agli articoli 4, 6 e 7 della legge 3 agosto 2007, n. 124". E ancora per il "personale che svolge a qualsiasi titolo la propria attività lavorativa nelle strutture di cui all’articolo 8ter del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, ad esclusione di quello che svolge attività lavorativa con contratti esterni, fermo restando quanto previsto dagli articoli 4 e 4-bis", e per il "personale che svolge a qualsiasi titolo la propria attività lavorativa alle dirette dipendenze del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria o del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità, all'interno degli istituti penitenziari per adulti e minori".

Una recente circolare del ministero dell'Istruzione ha chiarito che l'obbligo vaccinale include il personale a tempo determinato e indeterminato, ma non i lavoratori esterni alla scuola, come gli assistenti che si occupano di studenti disabili, gli addetti alle mense o alle pulizie: per loro continuerà a bastare la certificazione verde.

L'obbligo riguarda anche il richiamo

L'obbligo non riguarda solo il primo ciclo vaccinale (prima e seconda dose), ma si estende anche al richiamo. La terza dose va però effettuata nel rispetto delle indicazioni e dei termini previsti dal ministero della Salute: il richiamo va fatto dopo i cinque mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario e non oltre il termine di validità della certificazione verde COVID-19, che adesso è di 9 mesi.

Cosa succede a chi non rispetta l'obbligo

Chi non è in regola con le vaccinazioni anti Covid non potrà lavorare. Solo in caso di accertato pericolo per la salute, in presenza di specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale, un soggetto sarà esentato dall'obbligo. Chi non accetta sarà immediatamente sospeso. Per tutto il periodo di sospensione il lavoratore non riceverà lo stipendio: "La sospensione è efficace fino alla comunicazione da parte dell’interessato al datore di lavoro dell’avvio o del successivo completamento del ciclo vaccinale primario o della somministrazione della dose di richiamo e comunque non oltre il termine di sei mesi a decorrere dal 15 dicembre 2021".

Chi si recherà comunque al lavoro senza aver effettuato il vaccino contro il Covid rischia una multa da 600 a 1.500 euro. Ol datore di lavoro che non effettua i dovuti controlli rischia invece una multa da 400 a 1.000 euro.

103 CONDIVISIONI
32835 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views