Nuovo vaccino anti Covid, la campagna parte il 25 settembre: per chi è raccomandato e dove riceverlo
A breve partirà la nuova campagna vaccinale contro il Covid-19: il primo milione di dosi dovrebbe arrivare alle varie Regioni a partire dal 25 settembre 2023, e nelle successive due settimane le spedizioni saranno completate. Come annunciato circa un mese fa, il siero aggiornato per contrastare la diffusione del Sars-Cov-2 è stato approvato dalle autorità europee ed italiane.
La previsione era che le dosi sarebbero state disponibili a partire dal mese di ottobre, ma il recente aumento dei casi in Italia ha spinto ad accelerare per quanto possibile. Anche se, come ha ribadito il ministro della Salute Orazio Schillaci ieri, "era prevedibile" e "i dati che più ci interessano sono quelli delle persone che si ricoverano e, ancora di più, quelli delle persone che finiscono in terapia intensiva. Questi dati sono trascurabili, quindi siamo sereni e fiduciosi".
Dunque, poco meno di un milione di dosi saranno consegnate il 25 settembre, una settimana prima del previsto, mentre tutte le altre verranno distribuite comunque dal 9 ottobre. Queste le informazioni comunicate dal ministero della Salute alle amministrazioni regionali, con una nota inviata ieri. Per la maggior parte saranno prodotti da Pfizer, il resto da Novavax: la nuova formulazione dei vaccini dovrebbe permettere una copertura contro la variante Xbb, che sta circolando attualmente in Italia e ha portato a un nuovo picco di positivi.
Chi deve fare il nuovo vaccino anti Covid e perché
La nuova variante sta avendo una diffusione piuttosto rapida, ma i sintomi per il momento sono meno gravi che in passato. Resta comunque la necessità di chi potrebbe avere conseguenze gravi da un contagio. Per questo, la dose sarà raccomandata a:
- persone oltre i 60 anni di età
- persone ospitate in strutture per lungodegenti
- pazienti fragili, cioè chi ha una patologia che aumenta il rischio di avere il Covid in forma grave (l'elenco completo è disponibile sull'apposita circolare del ministero)
- donne incinte o nel periodo post partum, anche in allattamento
- operatori sanitari, inclusi gli studenti di Medicina o delle professioni sanitarie che svolgono un tirocinio
Nel complesso, la stima è che si tratti di oltre 20 milioni di persone.
Dove ci si può vaccinare
La campagna di vaccinazione vera e propria partirà insieme a quella anti influenzale. I due vaccini, infatti, potranno essere somministrati insieme. E per quanto riguarda la logistica, le somministrazioni saranno fatte prevalentemente negli studi dei medici di famiglia o anche nelle farmacie dove il personale ha seguito i corsi adatti. Sono circa 19mila le farmacie pubbliche in Italia, e più di 50mila i farmacisti di comunità che sono abilitati a somministrare vaccini.
"Conteremo probabilmente sulle farmacie ma soprattutto sui medici di medicina generale", ha spiegato infatti il ministro Schillaci. Il segretario generale della Federazione italiana medici di medicina generale, Silvestro Scotti, ha sottolineato che il medico di base è la persona più indicata a riconoscere "le condizioni di rischio e di fragilità", dato il suo rapporto stretto con i pazienti.