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Reddito di cittadinanza, le ultime notizie

Nuovo reddito di cittadinanza, cosa cambia con la Mia e quando arriva il decreto del governo

Nei prossimi giorni il governo presenterà la riforma del reddito di cittadinanza, che verrà trasformato nella Mia: cambiano le regole, la distinzione tra occupabili e non, gli importi e la soglia Isee per accedere all’aiuto.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Il decreto Lavoro sul reddito di cittadinanza è praticamente pronto. Mancano gli ultimi dettagli, poi il testo sarà presentato in Consiglio dei ministri e comincerà ufficialmente il percorso che porta all'istituzione della Misura d'inclusione attiva. La Mia avrà una soglia Isee differente – più bassa – e porterà una serie di nuove regole per ottenere l'aiuto. Anche gli importi saranno più bassi, sia per chi può lavorare che per chi non può farlo. Sarà questa, in sintesi, la grande distinzione che verrà fatta nell'erogazione del nuovo sostegno al reddito pensato dal governo Meloni. Nell'ultima bozza – secondo quanto riporta il Messaggero – ci sono ulteriori novità rispetto agli importi, ancora più bassi di quanto previsto.

La nuova soglia Isee per chiedere la Mia

La prima grande differenza riguarderà la soglia Isee, che scenderà a 7.200 euro, riducendo di molto la platea dei nuclei familiari beneficiari. Il reddito familiare, inoltre, non dovrà essere superiore a 6.000 euro. La seconda distinzione, invece, riguarda le figure occupabili e non occupabili, condizione che verrà legata alla famiglia di appartenenza per decidere di quale categoria si faccia parte e – di conseguenza – l'importo del nuovo assegno.

Gli importi dell'assegno del nuovo reddito di cittadinanza

La distinzione tra famiglie occupabili e famiglie non occupabili è la seguente: se nel nucleo ci sono persone minori, over 60 o disabili, verrà considerato non occupabile; se ci sono solo persone tra i 18 e i 59 anni, senza disabilità, allora il nucleo sarà occupabile. È una differenza fondamentale, perché cambia durata e importo dell'assegno.

Per i nuclei non occupabili l'importo massimo sarà di 500 euro – nel caso di una persona singola – mentre per chi è occupabile l'assegno scende a 350 euro (e non 375 come indicato in precedenza). Per gli occupabili, inoltre, la durata dell'aiuto dovrebbe scendere a 12 mesi, rinnovabili – eventualmente – per altri sei. Ma anche su questo punto non è detto che non ci sia una modifica dell'ultimo minuto.

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