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Nuovo piano pandemico, Schillaci: “Misure restrittive solo se indispensabili e temporanee”

Durante il question time, il ministro Schillaci ha fatto il punto sul nuovo piano pandemico messo a punto dal governo Meloni, che dovrebbe scattare in caso di emergenza: “Investimenti concreti: 50 milioni per il 2025, 150 milioni per il 2026, 300 milioni per il 2027”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il ministro della Salute Orazio Schillaci ha risposto a un'interrogazione di Fratelli d'Italia sullo stato di aggiornamento del piano pandemico nazionale, con particolare riferimento alle risorse previste e al potenziamento dei sistemi di sorveglianza e prevenzione.

"Nel 2020 l'Italia non era pronta, non aveva un piano pandemico aggiornato, le misure restrittive adottate dal governo Conte erano ideologiche di cieca disperazione".

"Come emerso dalla commissione Covid– ha aggiunto la deputata Buonguerrieri (Fdi) – mentre gli italiani morivano, c'è chi ha lucrato sulla pandemia ai danni dello Stato. Accerteremo tutto. Qual è lo stato dell'aggiornamento del piano pandemico? Quale il contenuto? Quali le risorse?".

"Abbiamo scelto di adottare un approccio scientifico – ha risposto il ministro Schillaci –  non allarmismo ma responsabilità. Il nuovo piano pandemico rappresenta un cambio di paradigma".

"Cinque gli obiettivi concreti: proteggere la salute pubblica, riducendo diffusione e mortalità delle infezioni, garantire coordinamento efficace tra istituzioni, minimizzare l'impatto sui servizi sanitari ed essenziali, tutelare la salute degli operatori sanitari in prima linea, coinvolgere attivamente i cittadini, con informazione trasparente".

"Il piano non si limita alle buone intenzioni, ma definisce chiaramente attività operative: rafforzamento dei dipartimenti di prevenzione e Asl, laboratori di virologia, comunicazione chiara ed equilibrata, senza allarmismi o stigmatizzazioni, misure restrittive solo se indispensabili, temporanee e proporzionate, rete nazionale di ricerca e monitoraggio, sistema avanzato di allerta precoce, coordinamento Stato-Regioni, sorveglianza integrata per patogeni respiratori".

Il piano stabilisce una precisa scala di ruoli e responsabilità di tutte le istituzioni, con una catena di comando chiara ed efficace in caso di emergenza. E tutto questo è sostenuto da investimenti concreti: 50 milioni per il 2025, 150 milioni per il 2026, 300 milioni per il 2027″.

"Nei giorni scorsi sia il sottoscritto che i dirigenti del ministero siamo stati oggetto di un'attenzione mediatica talvolta faziosa e scorretta con tentativi di estrapolazione di frasi fuori dal contesto al solo scopo di avvalorare tesi precostituite o attaccare singoli professionisti. È un metodo che non fa onore al dibattito pubblico e che allontana i cittadini dalle istituzioni. La verità è che se è vero che prevenire è meglio che curare, allora servono pianificazione, risorse e anche onestà intellettuale. Dobbiamo avere il coraggio di riconoscere che nel passato spesso si è sbagliato, si è trascurata l'importanza della prevenzione, si è limitati a fare fotocopie di piani spesso sbrigativi o inadeguati e il risultato l'abbiamo pagato tutti, cittadini, operatori sanitari e imprese".

"Per questo governo la prevenzione non è uno slogan ma un impegno concreto: il nuovo piano ne è la dimostrazione tangibile. La salute dei cittadini e il futuro della nazione non possono essere sacrificati sull'altare di polemiche strumentali o visioni ideologiche. Continueremo a lavorare con metodo scientifico e trasparenza nell'interesse esclusivo dell'Italia", ha detto Schillaci.

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