Nuovo naufragio al largo di Lampedusa, tre persone disperse dopo che un barchino è affondato
Nuovo naufragio al largo di Lampedusa. Un altro barchino è affondato nella notte e tre persone risultano disperse: l'ennesima tragedia nel Mediterraneo. Si tratta di un'imbarcazione lunga circa sei metri, su cui viaggiavano almeno 47 migranti, che hanno raccontato essere originari di Burkina Faso, Camerun, Gambia, Costa d'Avorio, Guinea, Mali, Sudan e Algeria. Sono partiti lunedì sera da Sfax, in Tunisia. Hanno pagato 3mila dinari libici per la traversata, hanno riferito. Giunti al largo delle coste di Lampedusa, però, il barchino su cui viaggiavano è affondato. Sono state tratte in salvo 44 persone, tra cui sei donne, ma tre mancherebbero all'appello e risultano al momento disperse.
I sopravvissuti sono arrivati al molo Favarolo, sull'isola. Insieme a loro la Capitaneria di porto ha soccorso anche altre 38 persone, che viaggiavano a bordo di un barchino di metallo verso Lampedusa. Ora i naufraghi si trovano all'hotspot dell'isola, dove la situazione rimane critica. Solo nella giornata di ieri si sono contati 14 sbarchi, con oltre cinquecento persone arrivate. Nonostante i trasferimenti dal centro di contrada Imbriacola, nell'hotspot ci sono ancora oltre duecento persone in più della capienza massima,
Intanto proseguono le ricerche dei dispersi nel naufragio dello scorso 14 giugno a largo della Grecia, potenzialmente una delle peggiori tragedie che il Mediterraneo ha visto negli ultimi anni. Nella serata di ieri l'agenzia Ana-Mpa ha fatto sapere che un altro cadavere è stato recuperato dalla Guardia costiera greca, ed è stato trasferito nella città portuale di Kalamata. Il bilancio ufficiale sale così a 82 vittime. Nel peschereccio, però, si ritiene viaggiassero oltre 700 persone e appena poco più di un centinaio sono state soccorse. Il numero totale delle persone che hanno perso la vita nel naufragio sembra quindi destinato a essere molto più grave. Tra i superstiti al momento 71 persone si trovano in una struttura a Malakasa, nel nord dell'Attica, mentre altre nove sono indagate con l'accusa di aver partecipato a un'organizzazione criminale che traffica esseri umani.