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Covid 19

Nuovo monitoraggio Iss: 16 Regioni hanno dati da zona gialla, solo Sardegna in rosso

Con il nuovo monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità sono ben 16 le Regioni e le Province autonome che hanno dati potenzialmente da zona gialla. In quasi tutti i casi il loro passaggio viene considerato praticamente certo, ma in realtà – almeno per alcuni territori – i dubbi legati alle regole per il cambio di colori restano e le ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, potrebbero prevedere un quadro diverso. Dovrebbe restare in zona rossa solo la Sardegna.
A cura di Stefano Rizzuti
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Da lunedì 26 aprile in Italia potrebbero non esserci più zone rosse. Secondo le indiscrezioni filtrate nelle ultime ore quasi tutte le Regioni passeranno in zona gialla (si parla di 14 Regioni e 2 Province autonome), fatta eccezione per cinque territori. In molti dei casi la zona gialla non sorprende ed era annunciata già da giorni, ma ci sono anche alcune Regioni che sembrano poter passare in giallo pur avendo dati non del tutto compatibili – sulla base delle regole vigenti da mesi – con uno scenario che comporta meno restrizioni. Dovrebbero invece lasciare la zona rossa le tre Regioni attualmente nella fascia di restrizioni maggiore: Puglia, Sardegna e Valle d’Aosta, in seguito a un miglioramento dei dati, dovrebbero tornare tra zona arancione e, forse, addirittura gialla. Il responso definitivo, comunque, arriverà solamente nelle prossime ore, quando il ministro della Salute, Roberto Speranza, firmerà le ordinanze che seguono il consueto report settimanale dell’istituto superiore di sanità.

Quali Regioni potrebbero passare in zona gialla

Ben oltre mezza Italia passerà in zona gialla da lunedì 26 aprile, potendo quindi riaprire bar e ristoranti all’aperto (a pranzo e a cena), cinema, teatri, musei e tante altre attività. Nella lista dei territori che dovrebbero passare in zona gialla ce ne sono alcuni che sembravano certi del passaggio già negli scorsi giorni: si tratta di Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Bolzano, Trento, Umbria e Veneto. Qualche dubbio in più c’era, ma con buone possibilità di passaggio in giallo, per Toscana e Molise, che sembrano andare verso la fascia con meno restrizioni (fatta eccezione per la zona bianca, attualmente irraggiungibile per tutti). Ma soprattutto sul Molise i dubbi sono molti, considerando che l'Rt si attesta a 1,49, ben oltre la soglia da zona addirittura rossa.

Ci sono poi altre due Regioni inserite nella lista di quelle che dovrebbero passare in zona gialla su cui, però, ci sono dei dubbi. Il primo caso è quello della Campania: essendo entrata in zona arancione (dalla zona rossa) solamente all’inizio di questa settimana, teoricamente non dovrebbe poter scendere nuovamente di fascia. Le regole prevedono che il passaggio in giallo possa avvenire solamente dopo almeno 14 giorni di permanenza in arancione e con dati in miglioramento per due settimane di seguito. Peraltro i dati della Campania non sembrano essere in netto miglioramento, ma le indiscrezioni la darebbero comunque in zona gialla. Discorso diverso per la Puglia, che attualmente si trova addirittura in zona rossa e che dovrebbe fare un doppio salto per arrivare in zona gialla, come viene indicato in questi minuti. Anche in questo caso l’ipotesi non sembra trovare riscontro nelle regole applicate solitamente, ma al momento viene confermato il possibile passaggio in zona gialla, pur restando in bilico – fanno sapere le stesse fonti – con la zona arancione.

Quali Regioni saranno in zona arancione dal 26 aprile

Stando alle stesse indiscrezioni, ci dovrebbe essere una sola Regione in zona rossa a partire da lunedì, ovvero la Sardegna. La Puglia, come detto, passerebbe dal rosso al giallo o all'arancione.La Valle d’Aosta, invece, scenderebbe in arancione. Insieme alla Basilicata, che presenta un rischio moderato e un’incidenza settimanale di 201 casi ogni 100mila abitanti, alla Calabria (con incidenza bassa ma rischio alto) e alla Sicilia (incidenza a 175 e rischio moderato). In più in arancione ci sarebbero, come detto, la Valle d’Aosta, che presenta un rischio moderato e un’incidenza di poco inferiore al tetto massimo di 250 casi. La Sardegna dovrebbe essere l'unica Regione a restare in zona rossa, a causa della classificazione di rischio considerata alta.

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