Dpcm novembre, slitta il vertice tra governo e Regioni: manca ancora il testo del decreto
Ancora un rinvio e ancora attesa per il nuovo dpcm che il governo si appresta a varare nelle prossime ore. Il vertice tra governo e Regioni, Comuni e province slitta alle 17, su richiesta del ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia. La riunione era prevista inizialmente per il 15.30, ma il rinvio è stato necessario a causa della mancanza di un testo definitivo del nuovo decreto, su cui il governo sta ancora lavorando con l’obiettivo di approvarlo in serata. Con il prossimo dpcm sulle misure di contenimento contro il Covid-19, che firmerà il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, l’Italia dovrebbe essere suddivisa in tre aree, con diversi scenari di rischio e zone che dovrebbero essere definite rosse, arancioni e gialle. Le restrizioni più pesanti sembrano riguardare solo alcune Regioni, tra cui probabilmente Lombardia, Piemonte e Calabria. Niente di certo, però, ancora, considerando che una volta individuati i criteri bisognerà capire – sulla base dei dati scientifici – come collocare ogni territorio in una delle tre aree.
Il governo sta ora limando il testo del nuovo dpcm anche per quanto riguarda le norme da introdurre a livello nazionale. Sembrano confermate le restrizioni di cui ha parlato ieri in Parlamento il presidente del Consiglio, ma resta da sciogliere il nodo sull’orario del coprifuoco nazionale: l’ipotesi che dovrebbe prevalere è quella delle 21, ma non si esclude che l’orario possa essere quello dello 22. La riunione tra Conte e i capidelegazione di maggioranza, invece, è stata sospesa nel primo pomeriggio (dopo circa cinque ore) proprio per elaborare il testo del nuovo decreto. Rimane comunque la convinzione, in ambienti di governo, che il provvedimento possa essere varato stasera.
A confermarlo è anche la sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa: “Sono convinta che domattina ci sveglieremo con un Dpcm già pronto, quindi confido che entro stanotte il Dpcm arrivi a vedere la luce”, afferma a RaiNews24. Come spiega Zampa il testo è molto complesso anche a causa “del meccanismo che mette in molto perché attua una sorta di automatismo”. La sottosegretaria aveva già parlato in mattinata a Radio Anch’io, su Radio 1: “Cercare di fare una misura sartoriale basata su zone è uno sforzo grandissimo che stiamo facendo. Il tentativo è quello di non paralizzare il paese. Non sarà un lockdown rigido, sarà simile al modello tedesco, un lockdown light”.