Quando serve l’autocertificazione di novembre 2020
Da oggi è in vigore il nuovo Dpcm del governo che divide l'Italia in tre diverse zone a seconda del livello di rischio legato all'emergenza coronavirus. In tutto il territorio nazionale saranno comunque valide una serie di restrizioni, che saranno poi inasprite a seconda della situazione epidemiologica nelle diverse Regioni. Una di queste è il coprifuoco dalle 22 alle 5: per spostarsi oltre questo orario è necessario esibire l'autocertificazione che accerti la ragione dello spostamento per lavoro, per salute o per questioni di assoluta urgenza. Questa è l'unica restrizione alla mobilità nella cosiddetta zona gialla, quella a rischio meno elevato. C'è comunque la raccomandazione a non spostarsi se non necessario, ma per legge non è necessario mostrare l'autocertificazione quando si esce di casa. Ma non è così in tutto il territorio nazionale: vediamo quali sono le restrizioni alla mobilità da oggi in vigore nelle zone arancioni e rosse.
Nelle zone arancioni, che comprendono Puglia e Sicilia, sono permessi gli spostamenti nel proprio comune, ma non si può entrare o uscire da esso né dalla Regione se non per ragioni di lavoro, salute o necessità. L'autocertificazione quindi, oltre che per spostarsi durante l'orario di coprifuoco, è anche necessaria per chi deve andare verso una Regione in zona arancione o uscire da questa. Ad ogni modo, tra gli spostamenti legittimi, è concesso anche quello di rientro presso il proprio luogo di domicilio o residenza. Ci si può spostare tra queste Regioni anche per andare a scuola, nel caso in cui sia prevista la didattica in presenza.
Per la zona rossa, tornata invece a una situazione di vero e proprio lockdown, ogni spostamento dal proprio Comune è vietato. Oltre all'impossibilità di uscire dalla Regione, non sono ammessi nemmeno gli spostamenti interni, tra Comuni e Province diverse. Si può uscire dal proprio Comune solo per lavoro, salute, o necessità. Anche in questo caso si può andare a scuola, nel caso in cui questa fosse in presenza. E anche in questo caso è sempre concesso fare rientro al proprio domicilio o alla propria residenza. Nella zona rossa sono comprese la Lombardia, il Piemonte, la Valle d'Aosta e la Calabria.