Nuovo dpcm, Italia chiusa a Pasqua e nei weekend: più facile l’ingresso in zona rossa
Prima un confronto con le Regioni, poi il varo delle nuove misure anti-contagio da Covid-19. Il governo sta mettendo a punto le restrizioni che potrebbero entrare in vigore nei prossimi giorni. Forse non già da questo weekend, ma solamente da quello successivo o, comunque, da lunedì 15 marzo. L’idea nel governo è quella di dare un minimo di preavviso e di non annunciare, quindi, un nuovo provvedimento il venerdì per poi farlo entrare in vigore il giorno dopo. Da valutare non ci sono solo forma e tempi, ma anche i modi: si ipotizza che lo strumento del dpcm, almeno in questa occasione, possa essere sostituito da un decreto, come già avvenuto in passato per rafforzare alcune regole introdotte dai dpcm (l'ultimo è entrato in vigore pochi giorni fa, il 6 marzo). Al momento sembra esclusa l’ipotesi di un nuovo lockdown generalizzato, puntando invece su maggiori restrizioni locali, come si sta già facendo, per esempio, in Campania e Puglia.
Nuove restrizioni nei weekend in tutta Italia
Probabile una stretta nei weekend, con bar e ristoranti chiusi il sabato e la domenica in tutte le Regioni, anche quelle in zona gialla. Si pensa anche a una proroga del divieto di spostamento tra Regioni anche oltre l’attuale scadenza del 27 marzo. Il Comitato tecnico-scientifico chiede misure più rigide per contenere i contagi, magari con un ritorno ai divieti previsti nel weekend già a Natale. Potrebbe essere, di fatto, un’Italia tutta arancione nel weekend, con la possibilità di asporto per i bar fino alle 18 e per i ristoranti fino alle 22, lasciando la possibilità di consegna a domicilio. Sembra più difficile, invece, l’ipotesi di una zona rossa diffusa su tutto il territorio nel weekend. Anche se potrebbe esserci qualche chiusura mirata in più per la settimana di Pasqua, con festivi e prefestivi rossi come a Natale.
Ingresso in zona rossa più facile
Una delle misure più probabile riguarda i nuovi criteri per l’ingresso in automatico in zona rossa: forse basteranno i 250 casi ogni 100mila abitanti negli ultimi 7 giorni. Sulla base degli ultimi dati disponibili, spiega Repubblica, a rischiare l’ingresso in zona rossa sarebbero tante Regioni: Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Trento, Bolzano, Friuli Venezia Giulia, Marche. Nelle zone rosse, inoltre, potrebbe esserci un’ulteriore stretta, con la chiusura di ville e parchi e la possibilità di fare attività motoria solo vicino alla propria abitazione, per evitare assembramenti.
Le nuove regole in zona gialla e arancione
Per quanto riguarda le zone arancioni, si ipotizza la chiusura delle scuole e il ritorno alla didattica a distanza. Di fatto alcune Regioni, pur non avendone l’obbligo, stanno già chiudendo le scuole, persino in zona gialla. Infine, proprio per quanto riguarda la zona gialla, una delle ipotesi allo studio è quella di chiudere i ristoranti a pranzo e di anticipare il coprifuoco di due o tre ore: potrebbe quindi iniziare alle 19 o alle 20. Infine potrebbe essere introdotto il divieto assoluto di asporto di bevande dopo le 18 e anche la revoca della possibilità di andare a trovare in un’abitazione privata amici e parenti, contrariamente a quanto consentito ora per un limite di due persone.