Nuovo dpcm, ipotesi ‘zona bianca’ dopo il 15 gennaio: cinema e palestre potranno riaprire
Il governo sta ultimando in queste ore il calendario dei nuovi divieti anti Covid, che scatteranno dal 7 gennaio. È possibile che ci sarà dapprima una zona gialla in quasi tutte le Regioni. Domani, 5 gennaio, è atteso infatti il nuovo monitoraggio Iss-ministero della Salute, per stabilire in quali Regioni potrebbero rimanere le misure più dure che sono state in vigore in queste vacanze di Natale: osservate speciali sono Veneto, Liguria e Calabria, che rischiano di rimanere in zona rossa anche dopo il 6 gennaio, e Lombardia, Puglia e Basilicata, che invece potrebbero passare in fascia arancione. Ma bisognerà attendere i nuovi dati per avere un quadro preciso.
Intanto per il prossimo week end ci saranno dobbiamo sicuramente aspettarci una stretta, come ha annunciato il ministro della Salute Speranza, dopo il vertice di ieri sera con le Regioni: si parla di una possibile zona arancione o rossa per tutta Italia il 9 e 10 gennaio, con un coprifuoco anticipato alle 20, bar e ristoranti sicuramente chiusi, e divieto di uscire dal Comune. I negozi, in caso di zona arancione, sarebbero aperti, tranne i centri commerciali, che devono essere chiusi nei festivi e prefestivi. I parrucchieri saranno sicuramente aperti. Misure queste che potrebbero essere contenute in un'ordinanza-ponte, che servirà a coprire lo spazio tra l'Epifania, giorno in cui scadrà il decreto Natale, e il 15 gennaio, data di scadenza del dpcm attualmente in vigore.
Dopo il 15 gennaio la suddivisione in tre zone potrebbe subire delle modifiche, con la possibile introduzione di una ‘zona bianca', in cui palestre, teatri e cinema potrebbero riaprire. Del resto lo ha anticipato il ministro dello Sport Spadafora, spiegando che entro gennaio le palestre potrebbero riprendere le attività.
Come funzionerebbe la zona bianca
La proposta di una ‘zona bianca' è stata avanzata dal ministro Dario Franceschini, che ha trovato una sponda nel ministro della Giustizia Bonafede. Nelle Regioni in cui il virus circola meno potrebbero riaprire non solo i luoghi della cultura, come cinema, teatri, sale da concerto, musei, ma anche palestre e piscine. Mentre bar e ristoranti potrebbero riaprire senza limiti di orario, nel rispetto naturalmente delle misure di sicurezza, come il distanziamento sociale, l'obbligo di mascherina, e il divieto di assembramenti. La zona bianca potrebbe essere introdotta già nel prossimo dpcm.
La scuola
Non si sa ancora se dal 7 riapriranno le scuole: l'ordinanza del ministro Speranza ha disposto il ritorno della didattica in presenza per il 50% della popolazione studentesca, ma alcune Regioni si sono dette contrarie e hanno chiesto che si rimandi il ritorno in classe per gli studenti delle superiori: si tratta di Veneto, Lazio e Puglia, secondo le quali una riduzione della Dad sarebbe prematura. Il presidente del Consiglio approva però la linea della ministra dell'Istruzione Azzolina, che spinge per la riapertura delle scuole superiori.
Gli spostamenti
È possibile che gli spostamenti tra Regioni non saranno autorizzati, nemmeno tra Regioni gialle, e che quindi prosegua il blocco scattato dallo scorso 21 dicembre anche dopo l'Epifania. Per questa misura, ricorda il Corriere della Sera, serve una decreto legge ad hoc.
Visite a parenti e amici
Il limite di due persone per volta nelle riunioni in casa di parenti e amici potrebbe rimanere anche nelle Regioni gialle dopo il 6 gennaio. Anche in questo caso, come durante le feste natalizie, sarebbe consentita una sola visita al giorno, con minori di 14 anni al seguito, o con soggetti non autosufficienti o disabili. Sarà sempre necessario rincasare prima che scatti il coprifuoco notturno, alle 22.