Dpcm 18 ottobre, i sindaci indicheranno piazze e strade con assembramenti, lo Stato le chiuderà
Pace fatta tra sindaci e governo sulla chiusura delle strade e delle piazze della movida. Dopo lo scontro sul dpcm che affida ai primi cittadini la responsabilità di limitare gli assembramenti in alcune zone dopo le 21, è arrivato il chiarimento tra i sindaci e il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Ai comuni spetta il compito di individuare le aree in cui si verificano più assembramenti, mentre a garantire la chiusura con i controlli delle forze dell’ordine sarà il governo. Ad abbassare i toni dopo una giornata di scontro a distanza è Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell’Anci. Che ha riunito il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, con il prefetto di Bari e il direttore del dipartimento di prevenzione dell’Asl, e ha emanato la prima ordinanza di chiusura di alcune zone della movida.
Sindaci individueranno aree, Stato le chiuderà
Proprio al termine del Comitato per l’ordine e la sicurezza parla Decaro e spiega: "I sindaci non si sottraggono alle responsabilità. Mai. Figuriamoci in tempo di emergenza. Se oggi il nostro compito è individuare strade e piazze da chiudere per evitare gli assembramenti e quindi i contagi, lo faremo. Anzi, lo stiamo già facendo. Individueremo le aree all’interno del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, lo Stato dovrà assicurare il controllo attraverso le forze dell’ordine, coordinate dal prefetto e dal questore. Perché, come è noto, non sono i sindaci a disporre delle forze dell’ordine”. Un ruolo fondamentale verrà svolto da questori e prefetti, spiega ancora il presidente dell’Anci: “Non chiedete ai sindaci i controlli perché, come ha confermato Conte, i controlli li fanno prefetto e questore”.
Conte: concordato un protocollo per i sindaci
A confermare il chiarimento tra i sindaci e il governo è anche Conte: “Ci siamo sentiti con Decaro e Lamorgese e abbiamo già concordato un protocollo che consentirà ai sindaci, sentite le Asl, di adottare una proposta per le piazze e le vie che più si prestano ad assembramenti”. Il presidente del Consiglio spiega ancora: “Poi, nell’ambito di una riunione tecnica del Comitato ordine e sicurezza pubblica si cercherà una soluzione per controlli e attuazione da parte di tutte le autorità competenti. Si tratta di misure sperimentali: dobbiamo costruire anche qualcosa di nuovo”.
I sindaci valuteranno chiusure con i prefetti
Altra conferma arriva anche dal Viminale, con il sottosegretario all’Interno con delega agli Enti locali, Achille Variati: “I primi cittadini, che sono autorità sanitarie locali, saranno ovviamente supportati in tutto dai prefetti, negli appositi Comitati provinciali di ordine pubblico. Ed è proprio con i prefetti e nei Comitati Provinciali che si potranno valutare casi particolarmente delicati in cui risultasse necessario, opportuno e possibile chiudere al pubblico strade o piazze. Laddove si rivelassero condizioni di urgenza, nell'arco di 24 ore si può far anche l'ordinanza di chiusura, ma è chiaro che non vanno tralasciati una serie di passaggi, non ultimo quello che, quando un provvedimento riguarda un'esercizio, va notificato”.