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Nuovo Dpcm Draghi in vigore da oggi: tutte le nuove regole e misure restrittive

Oggi entra in vigore il nuovo Dpcm, il primo del governo Draghi, che detta le regole valide fino al 6 aprile, Pasqua e pasquetta comprese. Chiudono le scuole in zona rossa, ma anche barbieri e parrucchieri. Riaprono cinema, teatri e sale da concerto dal 27 marzo solo in zona gialla. Torna la vendita d’asporto dopo le 18 per i negozi di commercio al dettaglio di bevande (principalmente enoteche) con il codice ATECO 47.25, non si tratta di pub e bar.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Oggi entra in vigore il nuovo Dpcm, il primo firmato da Mario Draghi. Nessun allentamento delle misure restrittive, anzi. Le nuove regole, che saranno valide da oggi 6 marzo fino al 6 di aprile, decideranno anche come passeremo le vacanze di Pasqua. Si prosegue con l'impianto delle zone colorate – gialla, arancione e rossa, con l'aggiunta della bianca – ma in generale la linea resta quella del rigore. La stretta nel nuovo Dpcm, già preannunciata da Speranza alle Camere, arriva soprattutto nel momento in cui le varianti circolano sempre più velocemente in tutta Italia e la curva dei contagi torna a crescere pericolosamente, con più di 20mila nuovi casi di Covid-19 al giorno.

Le novità riguardano alcune categorie specifiche, mentre tutte le regole già in vigore vengono mantenute. Dal 27 marzo potranno riaprire cinema, teatri e sale da concerto – ma solo in zona gialla – e con un protocollo ben preciso: posti a sedere preassegnati e distanziati, la capienza della sala non potrà superare il 25% di quella massima. Il governo ha anche autorizzato la vendita d'asporto da parte di "enoteche o esercizi di commercio al dettaglio di bevande" anche dopo le 18 e fino alle 22, in qualsiasi zona, l'importante è che abbiano il codice ATECO 47.25. Attenzione: non si tratta di pub, bar, caffetterie e birrerie (codice ATECO 56.3).

La novità più importante, però, riguarda le scuole. In zona rossa chiudono tutte, di ogni ordine e grado, a differenza di quanto accadeva in precedenza, quando fino alla seconda media erano garantite lezioni in presenza. Tutti in didattica a distanza anche se l'incidenza sui sette giorni supera i 250 casi per 100mila abitanti, anche se si è in zona gialla o arancione. In zona rossa chiudono barbieri e parrucchieri, depennati dall'allegato dei servizi essenziali dal governo Draghi. Erano stati inseriti durante la seconda ondata nella lista di chi poteva rimanere aperto anche nella fascia di colore più scura e con misure più restrittive.

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